A Parigi si Celebra la Gioielleria One-of-a-Kind
Nelle nuove collezioni di alta gioielleria di Buccellati, Damiani, Gucci, Messika, Pomellato e Nouvelle Heritage, gemme da decine di carati e pavé di diamanti che ricordano la sabbia del Kalahari e le geometrie dei giardini all'italiana
Lunedì, 15 Settembre 2025, by Lorenza Scalisi
C'è chi celebra l'heritage di decenni trascorsi a creare gioielli da favola, chi la bellezza del proprio Paese o di quelli che hanno fatto da sfondo a viaggi memorabili. L'alta gioielleria è un ensemble significativo delle molte strade che le grandi maison intraprendono per distinguersi. Buccellati, accanto alla capsule delle "bejewelled bags", deliziose trousse tempestate di gemme preziose, propone la rivisitazione di una delle tecniche più complesse dell'arte orafa, quella del tulle, che veste sontuosi orologi di diamanti con il quadrante nascosto da gemme. Con la collezione Ode all'Italia, Damiani omaggia il Bel Paese e le località costiere più note, baciate da un mare cristallino come la tormalina Paraiba di 46 carati al centro del collier Marea Rosa. Ancora una tormalina Paraiba, ma di "soli" 5,95 carati, e una tanzanite di 24,75 carati, sono invece protagonisti del collier Movimento Fluido di Gucci, pezzo cult della collezione Labirinti che attinge le sue geometrie dagli storici giardini all'italiana. Nel collier Fauvre della collezione Terres d'Istinct di Messika, creata per i 20 anni di attività, l'oro spazzolato riprende gli artigli di un felino e il pavé di 2491 diamanti l'effetto sabbia del deserto del Kalahari, eco di magici safari vissuti dalla designer fra Namibia, Botswana e Sudafrica. La collezione 1967 di Pomellato si compone di 75 pezzi unici che esaltano la maestria dei 100 artigiani dal 1967 al lavoro nel cuore di Milano, fra cui la splendida Aquamarine Dream necklace. Infine, Camille Parruitte, per i primi 10 anni di Nouvel Heritage, azzarda una riedizione in chiave punk del collier Mood, choker con 856 diamanti per 17,8 carati e 2 tormaline rosa a modi "bottoni".