Gem and Jewellery Institute of Thailand Cambia Vertice
Il Paese asiatico attore internazionale nel settore del gioiello e delle pietre preziose
Lunedì, 24 Gennaio 2022, by Michela Marrocu
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Sumed Prasongpongchai
Da novembre 2020 il Gem and Jewellery Institute of Thailand (GIT) ha cambiato vertice con la nomina di Sumed Prasongpongchai. L’organizzazione pubblica fondata nel 1998 sotto il Ministero del Commercio è responsabile della promozione dell’industria thailandese delle pietre preziose e della gioielleria a livello globale, così la politica come la crescita della Thailandia passano anche dal settore del gioiello. Si parla infatti di un Paese che è attualmente uno dei principali produttori di apparecchiature originali (OEM), nonché tra le prime tre capitali di pietre preziose colorate al mondo.
«Abbiamo il know-how, l’artigianalità e le normative previste dal settore. Il prossimo passo per noi è concentrarsi sulla standardizzazione delle procedure per conformarci alle linee guida internazionali» ha spiegato il neo direttore di GIT in un’intervista rilasciata alla giornalista Isabella Yan.
L’istituto sta infatti attivamente creando standard per migliorare i servizi di verifica e certificazione che soddisfino i benchmark internazionali, così come sta pianificando di stabilire degli ulteriori standard professionali per i lavoratori nel settore delle gemme e dei metalli preziosi. La Thailandia dunque come raccontato dalle parole del nuovo direttore cerca di ritagliarsi a livello globale un ruolo nel settore della gioielleria, continuando a rafforzare le politiche e le strategie volte ad aumentare il profilo dei suoi attori nel contesto internazionale. Ecco perché il Paese da qui a cinque anni nelle previsioni di Prasongpongchai «diventerà uno dei principali centri mondiali per l’approvvigionamento di pietre preziose e produzione di gioielli grazie a maggiori progressi tecnologici, tecniche di produzione e design creativi». Tra le priorità nell’immediato futuro invece evidenzia un’implementazione di importanti politiche di conformità, «in particolare quelle del Responsible Jewellery Council (RJC) e annunceremo questi nuovi requisiti alle aziende per informarle sulle politiche che influenzeranno la loro competitività e la loro diffusione nel mercato globale». GIT in questo appena iniziato 2022 si concentrerà infatti maggiormente sulla sfida del design e del taglio delle gemme per migliorare le proprie capacità, sviluppare nuove tecniche di produzione e aumentare la qualità del prodotto. E proprio perché l’80 per cento delle pietre preziose colorare di tutto il mondo è distribuito attraverso la Thailandia, Chanthaburi, nota per il taglio e la qualità delle sue gemme, rafforzerà la sua posizione come hub chiave per la produzione e il commercio mondiale, tanto che il prossimo 2-3 febbraio ospiterà la settimana conferenza internazionale di gemme e gioielli con l’esposizione della pietra vincitrice degli Enchanting Ruby & Sapphire Awards di GIT.
*da un’intervista di Isabella Yan
«Abbiamo il know-how, l’artigianalità e le normative previste dal settore. Il prossimo passo per noi è concentrarsi sulla standardizzazione delle procedure per conformarci alle linee guida internazionali» ha spiegato il neo direttore di GIT in un’intervista rilasciata alla giornalista Isabella Yan.
L’istituto sta infatti attivamente creando standard per migliorare i servizi di verifica e certificazione che soddisfino i benchmark internazionali, così come sta pianificando di stabilire degli ulteriori standard professionali per i lavoratori nel settore delle gemme e dei metalli preziosi. La Thailandia dunque come raccontato dalle parole del nuovo direttore cerca di ritagliarsi a livello globale un ruolo nel settore della gioielleria, continuando a rafforzare le politiche e le strategie volte ad aumentare il profilo dei suoi attori nel contesto internazionale. Ecco perché il Paese da qui a cinque anni nelle previsioni di Prasongpongchai «diventerà uno dei principali centri mondiali per l’approvvigionamento di pietre preziose e produzione di gioielli grazie a maggiori progressi tecnologici, tecniche di produzione e design creativi». Tra le priorità nell’immediato futuro invece evidenzia un’implementazione di importanti politiche di conformità, «in particolare quelle del Responsible Jewellery Council (RJC) e annunceremo questi nuovi requisiti alle aziende per informarle sulle politiche che influenzeranno la loro competitività e la loro diffusione nel mercato globale». GIT in questo appena iniziato 2022 si concentrerà infatti maggiormente sulla sfida del design e del taglio delle gemme per migliorare le proprie capacità, sviluppare nuove tecniche di produzione e aumentare la qualità del prodotto. E proprio perché l’80 per cento delle pietre preziose colorare di tutto il mondo è distribuito attraverso la Thailandia, Chanthaburi, nota per il taglio e la qualità delle sue gemme, rafforzerà la sua posizione come hub chiave per la produzione e il commercio mondiale, tanto che il prossimo 2-3 febbraio ospiterà la settimana conferenza internazionale di gemme e gioielli con l’esposizione della pietra vincitrice degli Enchanting Ruby & Sapphire Awards di GIT.
*da un’intervista di Isabella Yan