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Il Micromosaico: non chiamatela arte minore

Wednesday, 24 February 2016, by VO+ Magazine


Il Micromosaico: non chiamatela arte minore

Dal ‘600 grazie a questa nobile tecnica le immagini sono create accostando l'una accanto all'altra delle microscopiche tessere in vetro colorato. Oggi Le Sibille propongono gioielli dal sapore unico. 

Francesca Neri Serneri inizia la carriera disegnando accessori per Romeo Gigli e altre case di moda. Affascinata dal mosaico minuto romano, inizia a studiarne la tecnica con due ex compagne di Università: Camilla Bronzini e Antonella Perugini. Insieme a loro apre nel 1990 a Roma il laboratorio Le Sibille, che contribuirà alla riscoperta del mosaico minuto nel mondo dei gioielli.

Qual è il suo ruolo in Le Sibille?

Sono la designer, ma tutte noi collaboriamo alla lavorazione a mosaico, anche se abbiamo cinque mosaicisti specializzati.

Francesca-Neri-Serneri_micromosaico

La tecnica si presta alla riproduzione di opere d'arte in miniatura?

Molti soggetti sono ripresi da particolari di quadri o architetture, e non è facile riprodurre a mosaico in un centimetro e mezzo gli amorini di Raffaello o il variopinto uccello della Casa del Bracciale d'oro di Ercolano...

Bayeux_micromosaico

O Caterina de' Medici, protagonista di una collana con rubini, perle e diamanti...

È uno dei recenti frutti della collaborazione con Alessio Boschi, eccellente designer che vive tra l'Italia e Bangkok. Credo che le collaborazioni siano importanti per il futuro dell'artigianato di eccellenza, e noi siamo state fortunate a incontrare un personaggio di straordinario talento.

È vero che i migliori clienti sono russi?

Siamo amate nei paesi di religione ortodossa perché sono legati alla tradizione del mosaico. Dalla scuola di micromosaico romano che Nicola II aprì a San Pietroburgo nacquero dei capolavori, come il celebre uovo decorato a mosaico per Fabergé.

Il laboratorio vaticano crea gioielli a mosaico?

Crea piccoli quadri, che spesso vengono dati in dono a capi di stato. O i ritratti per le tombe dei papi, quello di Woytila per esempio è splendido...

Quanto tempo ci vuole per completare un pezzo?

Ai mosaici per Alessio Boschi, per esempio, iniziammo a lavorare nel dicembre 2014, e i gioielli sono stati terminati dalle sue maestranze nel marzo 2015. Creiamo anche pezzi meno complessi, ma il valore della manifattura è sempre elevato.

In Italia dove sono venduti?

Soprattutto in boutique di hotel molto ricercati, a Capri, al Danieli, al Cipriani, e a Roma alla Residenza Manfredi o nella gioielleria Menichini in piazza di Spagna. Le vetrine sono tutte esclusive, basti pensare al Mandarin Oriental di Hong Kong, e per noi sono l'ideale anche perché i tempi di lavorazione non ci permetterebbero mai di produrre più di dieci micromosaici al mese.

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È vero che Johnny Depp ha una croce e altri vip, da Bill Gates ad Abramovic ad Afef hanno vostri gioielli?

Le persone non acquistano da noi, anche se molte cose veniamo a saperle... e l'apprezzamento di clienti importanti è una bella conferma. Lavoriamo anche a granulazione e intagliamo coralli, perché ci piace riproporre al mondo d'oggi le cose che si rischia di non riuscire più a vedere.

 

by Roberto Chilleri


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