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Gianluigi Barettoni: un 2021 di Positività Ragionata

Il Presidente di A.F.E.M.O sullo stato del comparto e sulle aperture di nuovi mercati esteri per le aziende italiane


Ci può delineare lo stato dell'arte delle aziende produttrici di macchinari e tecnologie?
In generale il mercato ha reagito bene, nonostante la situazione critica nel nostro Paese, la preoccupazione per i mercati esteri e il lockdown, tutti i comparti e i produttori sono riusciti a contenere i danni. Ci sono stati senza dubbio cali di fatturato, ma in percentuali più contenute rispetto alle aspettative. Temevamo risultati peggiori, ma avendo sempre lavorato ed investito sul lungo periodo, abbiamo raccolto i frutti attraverso i quali, la maggior parte delle aziende, è riuscita a mantenere un buon fatturato.

A fronte di un anno che, tutto sommato è riuscito ad assorbire il colpo, cosa si aspetta dal 2021?
Questo nuovo anno si è aperto bene, con alcuni mercati già in fermento, a fronte di altri più fermi. Ovviamente l'impossibilita di effettuare missioni commerciali sta ancora limitando molto la gestione delle relazioni e quindi la presentazione del prodotto. Il 2021 si sta muovendo su standard abbastanza normali e pur mancandoci l’attività che usualmente effettuiamo nelle manifestazioni fieristiche nazionali ed estere, il mercato naviga su buone acque.

Come si fa in assenza di fisicità?
I clienti che vogliono tecnologia ad alta qualità ci hanno sempre cercato, continuando a investire. Il vero punto debole è l'incertezza del futuro, se le grandi aziende continuano ad avere buoni risultati, le PMI preoccupano di più. La piccola e media impresa per noi rappresenta la fetta di mercato più importante e la fonte di crescita che deve mantenere alto il numero di clienti. Il mio è un “ottimismo ponderato”, in quanto al momento nessuno può prevedere l’effetto della situazione attuale, sui mercati nel prossimo biennio o triennio. Le aziende hanno investito, si sono guardate dentro, hanno ragionato, cercando di capire come e cosa rinnovare di quanto avevano già in casa. Tutti stanno cercando di produrre meglio e con ritmi più veloci, seguendo le nostre indicazioni in termini di qualità e di quantità di prodotto.

Quale scenario si sente di delineare per il prossimo futuro?
Nel 2022 ci auguriamo che la situazione torni alla normalità, anche se siamo certi che determinati scenari e meccanismi rimarranno ancora con una zavorra che verrà smaltita col tempo, così come i sistemi di vendita, così come le fiere e i viaggi che saranno ancora un po' complicati. Dalla nostra abbiamo sicuramente un punto di forza rappresentato dal rapporto con IEG Italian Exhibition Group. La nostra partnership nella realizzazione di Vicenzaoro T.Gold è fondamentale in quanto tale evento è per il nostro settore una sorta di “stella cometa”. Per l'edizione di Settembre 2021, lo staff del Direttore Marco Carniello sta lavorando, come di consueto, alacremente con il nostro Direttore Massimiliano Malgioglio, al fine di portare al tavolo dell’organizzatore ogni segnale del mercato delle tecnologie oltre che, naturalmente, tutte le esigenze dei nostri associati. Sono certo che, anche se sarà in forma ridotta, dovrà realizzarsi una manifestazione importante, capace di trasmettere un messaggio di positività, di ritorno alla normalità e possibilmente anche di farci siglare tanti fruttiferi contratti.

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