La Circolarità Sovversiva di Oushaba
Come manufatti archeologici venuti dal futuro, i gioielli creati da Oushaba sfidano le nozioni preconcette di preziosità, rinnovando il valore delle connessioni stabilite e alimentate dalla tecnologia moderna
Si chiama Memento la collana in oro 22 carati, impreziosita da una goccia di smeraldo burattato, agganciata a una spina caricabatterie per cellulari in disuso. Un gioiello simbolico e “perturbatore”, appartenente alla collezione Connection Salvaged appena lanciata dall’esordiente marchio Oushaba. Con un nome che in arabo significa “lega” – a indicare una fusione culturale di idee e influenze – il marchio è stato fondato a Londra nel 2023, per dare una nuova nobile vita a materiali tecnologici scartati e promuovere, allo stesso tempo, il lavoro artigianale. «Puntiamo a ripensare e a rimodellare un domani più bello e più significativo. Vediamo l'opportunità dove gli altri vedono lo spreco. Rompiamo le regole e seguiamo le nostre passioni, condividendo la gioia di una nuova vita e un rinnovato scopo a beneficio di tutti», afferma Gillian Carr, Managing Director and Co-Founder di Oushaba. Sovversiva, artistica e all'avanguardia, la collezione propone 38 pezzi in cui frammenti di rifiuti elettronici sono creativamente abbinati a oro giallo 22 carati, oro bianco 18 carati e argento, tutti riciclati, e a diamanti, rubini, smeraldi e zaffiri di provenienza sostenibile. Circuiti stampati per telefoni cellulari, cavi di ricarica, chiavette USB e spine si trasformano in elementi decorativi per anelli, collane, orecchini, polsini e gemelli, che esibiscono un design unisex ispirato ai tesori archeologici. «Uno dei nostri principi guida è vedere lo straordinario all'interno dell'ordinario. Durante il lock-down del 2020, quando Oushaba prendeva forma nella nostra mente, ci siamo affidati alla tecnologia per tenerci in contatto con i nostri cari. Aggiorniamo i nostri telefoni in media ogni 18 mesi e l'80% dei rifiuti elettronici non viene riciclato correttamente, quindi finisce in discarica. Ci sono elementi molto belli all'interno dei device, come oro, materiali che sembrano gemme e dettagli interessanti dei circuiti e dei componenti elettronici. Volevamo sfidare le idee delle persone su materiali considerati come un rifiuto», continua Carr. I pezzi, in edizione limitata, sono realizzati a mano da orafi siciliani, combinando le tradizionali tecniche di fusione a cera persa con materiali moderni che in genere non sono considerati preziosi: una visione che sfida le nozioni preconcette di preziosità, fornendo al contempo una soluzione alla crescente preoccupazione ambientale posta dai rifiuti elettronici.