THE TALK: Più Arte e Cultura per il Futuro

Nuovi progetti creativi e valori solidi: questi i punti da cui ripartire, secondo Enrico Peruffo, founder e CEO di Peruffo, brand dallo stile contemporaneo che si nutre di contenuti artistici e culturali


Siamo entrati nella fase due. Com’è sta andando la ripresa?
Si, la settimana scorsa siamo ripartiti anche noi, ma era già da qualche settimana che lavoravamo sul protocollo, per poter riaprire in totale sicurezza. Si tratta, al momento, di una riapertura parziale, ci metteremo ancora qualche settimana per tornare a pieno regime, il lockdown di un mese e mezzo è stato impegnativo e, di fatto, i nostri clienti sono ancora chiusi. 

Crede sia un vantaggio avere una produzione interna?
In parte è un vantaggio, in qualche modo sei padrone del tuo destino ma ovviamente abbiamo altri fornitori su cui facciamo affidamento, come per esempio per l’approvvigionamento delle pietre. Se la filiera non riapre del tutto, avremo ancora degli ostacoli, soprattutto per quanto riguarda la parte distributiva. Senza sell out sarà difficile ritornare a ritmi normali, occorre ancora aspettare. Abbiamo iniziato a lavorare con gli ordini che avevamo già ma con la consapevolezza che alcuni sono stati congelati o rinviati poiché anche i negozi, essendo chiusi, hanno spostato le scadenze. In questo momento la coordinazione è importante. 

Quali sono state le preoccupazioni maggiori?
Le prime preoccupazioni erano soprattutto commerciali. Peruffo ha una clientela internazionale e diversificata, non potendo più evadere gli ordini, avevamo paura di creare un disservizio ai nostri clienti esteri, dove l’emergenza non era ancora arrivata. Ci siamo impegnati a far sentire la nostra presenza e a dare il nostro supporto come potevamo. 

Su cosa avete lavorato di più?
Creativamente non ci siamo mai realmente fermati, abbiamo lavorato anche da remoto sullo sviluppo dei contenuti del brand. Stiamo lanciando in questi giorni PArt, un progetto di collaborazione e sostegno all'arte contemporanea, era in preventivo già prima e l’abbiamo concluso in lockdown, accelerando i tempi. Peruffo si basa su contenuti forti e soprattutto in questo momento, riteniamo importante comunicare ciò che più caratterizza il nostro prodotto ovvero il suo legame con l’arte e la cultura contemporanea. Le collaborazioni con gli artisti rappresentano la nostra identità e la direzione per il nostro futuro. Era importante continuare a condividere il nostro mondo con il nostro pubblico e i nostri clienti. Dopo tutta questa digitalizzazione, i progetti concreti d’arte e cultura saranno qualcosa di cui abbiamo molto bisogno. 

Quale pensa che sia la più grande sfida per il futuro?
Le sfide sono tante, soprattutto finché non torneremo a circolare liberamente. Senza la possibilità di prendere un volo, partecipare a fieri ed eventi, ricevere i nostri clienti o andare a visitarli, ci saranno grossi limiti e ostacoli. È una parte fondamentale per il nostro lavoro. Ora occorre far leva sui nostri valori. Ogni azienda deve pensare ai propri valori e ai propri punti di forza, sono quelli da cui ripartire e su cui porre le basi per i prossimi anni. Con Peruffo, sicuramente porteremo avanti i progetti di collaborazioni, sviluppando nuove capsule collection assieme ad artisti e fotografi. È ciò in cui crediamo di più.

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