• Home
  • Interview
  • THE TALK: Piccole Ma Preziose Realtà Da Non Dimenticare

THE TALK: Piccole Ma Preziose Realtà Da Non Dimenticare

Focus sulla creatività che servirà per ripartire e sull’implementazione della presenza online. Queste le mosse strategiche di Giuliana Mancinelli Bonafaccia, per il suo omonimo marchio di gioielleria


Quanto quest’emergenza sta cambiando il modo di portare avanti la sua attività?
La mia è una piccola realtà e stiamo cercando di implementare e integrare la nostra attuale rete di vendite con un e-commerce, affidandoci a esperti del settore, in modo da gestire gli ordini da remoto. Cerco di sfruttare al meglio questo tempo per informarmi e approfondire temi che poi mi porteranno alla progettazione della nuova collezione. Non appena tutto si rimetterà in moto, si passerà allo sviluppo reale.

Avete intrapreso delle iniziative per ridurre al minimo l’impatto di questa situazione procurata dal COVID-19? 
Continuiamo a lavorare cercando di mantenere le abitudini di ricerca e progettazione consolidate, nel rispetto delle normative di sicurezza stabilite e attendiamo le nuove direttive per capire in che direzione si muoverà il mercato. La produzione al momento è ferma in quanto, dopo le ultime direttive, sono stati chiusi anche fabbriche e laboratori. Per quanto riguarda la distribuzione ci stiamo concentrando attivamente sul canale delle vendite online facendo affidamento su chi, magari, vuole concedersi un piccolo regalo per risollevare l’umore. Anche per quanto riguarda la comunicazione, vale lo stesso discorso, puntiamo molto al canale online, un modo per stare a diretto contatto con le nostre clienti e dimostrare che ci siamo.

Che cosa la preoccupa di più?
Il prolungarsi della situazione potrebbe avere ripercussioni molto importanti sul sistema moda e quindi sul mercato del gioiello. Speriamo che, poco a poco, la situazione torni ad assestarsi o a evolversi in nuove opportunità.

Un commento positivo sul futuro della gioielleria…
Il gioiello è da sempre una testimonianza. Spero che questa volta serva per incoraggiare a ripartire da se stessi o ringraziare l’altro, donandolo. 

State pensando a iniziative specifiche per garantire continuità al business?
Lanceremo presto un canale di vendita online e stiamo progettando delle attività unicamente digital.

Fare sistema può essere, oggi più che mai, un punto di forza: qualche idea a riguardo?
Fare sistema può essere sicuramente un modo per aiutarci a vicenda, purché ci supporti chi il sistema lo governa. Oltre ai grandi marchi, il nostro paese vive della diversità, delle aziende artigianali, delle attività di nicchia. Spero e credo sia essenziale che questo sistema multiplo non sia dimenticato.

Confindustria Moda Toscana ha proposto un patto tra le imprese, una filiera anti-coronavirus. Pensa possa funzionare anche per il comparto orafo?
Perché no? L’aiuto in momenti di difficoltà è fondamentale!


Dove pensa che ci potrebbero essere più problematiche nell’uscire da questa emergenza? Quanto dipende dai vari mercati o dall'atteggiamento del singolo?
In un ciclo produttivo tutto è connesso. Se una parte di ferma, automaticamente si deve bloccare anche il resto. Solo quando il mercato tornerà a stabilizzarsi, ognuno potrà riprendere la sua attività. L’importante è gettare le basi per quello che si potrà fare una volta ripartiti e cercare, per quanto possibile, di far fruttare al meglio questo tempo. 

Come è cambiata la comunicazione durante la pandemia?
Si sta potenziando tutto ciò che riguarda il mondo digital e social. È stata un’iniziativa molto bella, a mio avviso, quella di creare un hashtag identificativo di questo periodo per cercare di trasmettere messaggi positivi e sensibilizzare la popolazione. Dare il buon esempio da parte di chi ha un certo seguito è fondamentale.

Il suo commento su decreto Cura Italia?
Credo che il nostro paese stia dimostrando attivamente la sua capacità di reagire nonostante le difficoltà. Purtroppo la paura che non si possa tornare al sistema economico di prima c’è, ma era inevitabile fermare tutto in una situazione delicata come questa. Si spera che, se tutti ci impegniamo a rispondere come ci è stato chiesto, si potrà tornare prima a vedere la luce in fondo al tunnel. Prima si ricomincia e più possibilità ci sono di ristabilizzarsi. 


Share this article:

Iscriviti alla nostra Newsletter

Il tuo browser non è aggiornato!

Aggiornalo per vedere questo sito correttamente. Aggiorna ora

×