La Qualità che Conquista

Dall’hub del made in Italy nel cuore di Manhattan ai dati confortanti del mondo luxury che ispirano ottimismo, nonostante gli scenari internazionali. Queste alcune delle novità emerse nella terza giornata di Vicenzaoro


Una delle novità annunciate in questa edizione firmata Italian Exhibition Group di Vicenzaoro è stata “Piazza Italia. Stronger Together”, progetto ideato da Dennis Ulrich, ex Ceo del Gruppo Richline, e da Alberto Milano, Presidente della Camera di Commercio Italia-America, che nella giornata di ieri hanno presentato il loro modello di business targettizzato sugli Stati Uniti, che punta su evoluzione, innovazione e connessione per la ripartenza. In pratica, un hub del made in Italy nel cuore di Manhattan, nella prestigiosa sede dell'11 East 44th Street, dove da oggi i brand di moda, accessori, design e, ovviamente, di gioielleria, potranno trovare uno spazio dedicato di networking e co-working. Il concetto di “più forti insieme” fa eco a ”All at once” coniato da IEG Italian Exhibition Group, per identificare il mood di questa edizione, che si avvia alla sua conclusione tracciando già alcune importanti linee guida per tutta l’industry. Oltre aquesta novità d’oltreoceano, che consentirà alle aziende italiane di guardare al mercato americano con una maggiore consapevolezza delle opportunità da cogliere, qui in fiera si è parlato tanto di cooperazione fra istituzioni e aziende per la formazione delle future generazioni di artigiani dediti al settore: da una parte ha detto la sua Fondazione Mani Intelligenti, con le attività ormai consolidate fra cui spicca il nuovo progetto dell'Artisans acceleration program, e dall’altra si è svolta l’Assemblea Annuale della Rete TAM (Tessile, Abbigliamento, Moda), che al momento conta 90 istituti tecnici e professionali superiori di secondo grado su tutto il territorio nazionale. La scelta di Vicenzaoro come location dell’evento sta nelle parole di Roberto Peverelli, Presidente Rete TAM: «C'è una ricchezza di sapere e di competenze diverse, difficilmente visibili all'esterno e il nostro obiettivo è ragionare a un modello di formazione, in cui la tecnica sia collegata a un aspetto più creativo, perché senza una tecnica forte la creatività non è plausibile. Da tempo abbiamo ampliato lo sguardo a tutto il mondo legato a Confindustria Moda, non riconducibile necessariamente all'area tessile, e la nostra presenza a Vicenzaoro risponde proprio al desiderio di aprirci al mondo orafo-gioielliero, con cui vorremmo iniziare a dialogare e a stringere un rapporto più sinergico». Altro segmento luxury protagonista del Jewellery Boutique Show vicentino è quello dell’orologeria, grazie al nuovo format di VO’Clock Privé. Fra i panel di ieri, molto interessante quello tenuto da Mario Peserico, Presidente Assorologi, che ha riportato i dati sul fatturato degli orologi da polso in Italia nel 2021, pari a circa 1,86 miliardi di Euro, con un + 23% rispetto al 2020 (1,51 mld di Euro). Dati molto positivi, cui si aggiungono quelli elaborati da Bain & Company: dopo la forte contrazione registrata nel 2020, il settore dei beni personali di lusso ha recuperato rapidamente terreno con una crescita del 29% ai tassi di cambio correnti, arrivando a toccare quota 283 miliardi di Euro. Un trend destinato a crescere, con un potenziale che nel 2025 potrebbe arrivare a un volume pari a 360-380 miliardi di Euro. In questo scenario, nelle ultime settimane è subentrata una nuova sfida per i mercati del lusso che è tutta da giocare, legata ai consumatori russi che pesano sul mercato totale dei beni di lusso circa il 2-3% (circa 7 miliardi di euro), con un'incidenza simile anche sul segmento dei beni di lusso personali (accessori, abbigliamento, hardluxury e beauty).

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