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Le Infinite Possibilità della Glittica

L’arte di incidere e scolpire le gemme e il suo potere comunicativo nei secoli: se ne è parlato ieri in occasione dei Gem Talk, con Azzurra Cesari, Loredana Prosperi e Laura Maria Sara Tomaselli


Piccole sfere di rubino, onice, brillanti e foglie, scolpite in legno pietrificato bruno: il bracciale Rubra della collezione di alta gioielleria Résonances De Cartier è uno dei più contemporanei testimoni della glittica, e assieme ai gioielli di Wallace Chan caratterizzati dal cosiddetto “Wallace Cut”, diventati famosi negli ultimi anni, può essere considerato come la rinascita contemporanea dell’arte della scultura sulle gemme. Proprio con le “citazioni” alla maison e al famosissimo designer cinese si è concluso ieri il Gem Talk “Glittica: quando la bellezza della gemma viene esalta ta dalla scultura”. Organizzato da I.G.I. (Istituto Gemmologico Italiano), l’incontro è stato un interessante momento di confronto fra tre importanti protagoniste del mondo delle gemme: Azzurra Cesari, Assogemme MRGI Project Manager e moderatrice del talk, la direttrice di IGI Loredana Prosperi e Laura Maria Sara Tomaselli, Storica e Conservatrice delle Oreficerie Antiche, nonché docente alla Marangoni e all’Istituto Gemmologico Italiano. La Prosperi e la Tomaselli hanno condotto la platea in un affascinante excursus storico su una tecnica che affonda le proprie radici nel nostro più remoto passato, e che nel corso dei secoli ha avuto un potente ruolo comunicativo, sempre diverso a seconda delle epoche e delle culture: dalle civiltà mesopotamiche ed egizie, agli antichi Greci e Romani, dal medioevo al rinascimento, fino ad arrivare agli anni ‘30 dell’Art Deco.

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