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Vicenzaoro Highlights, Gennaio 2023: Il Fare è Sapere

Artigianalità, capacità di fare business e di restare al passo con i tempi, in design e innovazione. Queste le skill ormai riconosciute della gioielleria Made in Italy, protagonista a Vicenzaoro insieme alle più grandi realtà internazionali


I l risvolto high-tech di Vicenzaoro è ormai una skill preponderante  del Boutique Show di Italian Exhibition Group, che prima di altre  manifestazioni ha saputo cogliere l’aspetto innovativo che il settore,  pur nel suo essere straordinariamente antico e ricco di tradizione,  sa esprimere ogni giorno di più, evolvendosi sotto ogni aspetto,  nelle fasi di produzione, comunicazione e business. In particolare,  la domenica a Vicenza è di solito la  giornata dedicata al Jewellery Technology Forum, l’appuntamento  fisso nato in seno a T.Gold e grazie  alla collaborazione fra Italian Exhibition Group e Legor Group SpA.  Un momento che vede solitamente  un team di esperti europei e d’oltreoceano alternarsi sul palco per  affrontare varie tematiche del settore orafo-gioielliero: al JTF di ieri,  la diciottesima edizione di sempre,  sono per esempio stati trattati i problemi di produzione relativi all’uso  di determinati materiali così come  le ultime novità in fatto di proposte digital, per esempio la versione  NFT o virtuale di pezzi realizzati da aziende o designer indipendenti. Crogiuolo di innovazione e di idee  futuristiche in corso d’opera è anche il progetto Start-Up & Carats,  alla sua quinta apparizione sulla  scena vicentina. Nato da una stretta collaborazione fra Agenzia ICE  e IEG, ha il pregio di raggruppare sotto un’unica etichetta le realtà più digital oriented del panorama  gioielliero, specializzate in prototipazione e produzione, diagnostica delle pietre preziose, analisi dei  dati, gestione del punto vendita in  ambiente web e così via. Input e soluzioni di sicuro appeal per le 1300  imprese e le centinaia di buyer e visitatori internazionali, oltre che per  i giovani studenti delle scuole presenti ieri in fiera, ospiti “speciali”  dell’Open Day a cura di IEG e con  la partecipazione proattiva di Confindustria Federorafi e Provincia  di Vicenza. E quale miglior modo  per rendere più attrattivo il mestiere dell’orafo, fatto sicuramente di  grande manualità e staticità, oltre  che di un indiscusso fascino creativo, se non quello di farne toccare  con mano l’aspetto più dinamico e futuristico? Questa e molte altre sono le iniziative messe in campo negli ultimi tempi dalle parti in  causa, Federorafi in primis, per stimolare l’interesse dei giovani verso  il comparto, bisognoso di nuova linfa vitale nell’ordine di migliaia di unità. Un recente studio ha infatti  calcolato che da qui a breve mancheranno circa 30-40.000 addetti  ai lavori in varie branche dell’artigianato, un vuoto generazionale che  rischia di creare un enorme gap nella capacità di risposta delle aziende  alla sovrapproduzione generata da  questo momento florido per il settore e che le proiezioni danno come  costante da qui ai prossimi anni. A chiosa di ciò, non resta che partire da alcune verità ormai acquisite e parte del nostro Dna,  imprenditoriale e creativo, riconosciuto a livello mondiale: «Il saper  fare di matrice artigianale ha sempre  rappresentato un elemento essenziale della proposta di valore della  gioielleria italiana», ha affermato a  Vicenzaoro Stefano Micelli, Profes- sore di Economia e gestione delle  Imprese all’Università Ca’ Foscari di Venezia. «Le imprese italiane, i marchi leader così come le piccole imprese, hanno potuto contare su questo fattore distintivo che ha reso  unica la produzione italiana in termini di originalità e qualità. Nel recente passato il ruolo delle imprese  leader del settore ha visto crescere il  suo peso in coincidenza con il processo di internazionalizzazione dei  mercati. L’importanza crescente dei grandi marchi conferma quella delle piccole imprese che contribuiscono  ad animare una filiera ricca di competenze e spirito imprenditoriale».  Artigianalità e capacità di fare business, universalmente riconosciuti,  e di restare al passo con i tempi, in termini di design e innovazione. La strada è tracciata e il momento è quello giusto. Carpe diem!

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