Investire è la Parola Chiave

Gianluigi Barettoni, Presidente di AFEMO, illustra quali sono le tecnologie e i mercati su cui bisogna puntare


Ad oggi, quali sono le tecnologie indispensabili per un’azienda che vuole rimanere al passo con i tempi?
Sicuramente i macchinari per la prototipazione, perché consentono tempi di produzione più rapidi e una netta riduzione dei costi nella fase preliminare della realizzazione di un nuovo gioiello. Un altro punto fermo è l’uso del laser, che negli ultimi anni ha visto una continua evoluzione: lo si può impiegare applicato alla realizzazione di catename, al taglio e all’incisione, il che consente una sempre maggiore personalizzazione del prodotto, altro fattore determinante per il successo di un brand. Se poi volessimo individuare la parola chiave del settore è perfezionamento, perché non c’è passaggio della filiera che nell’ultimo decennio non sia stato toccato dalla ricerca e sviluppo per andare incontro a richieste ed esigenze sempre più numerose e mirate dei nostri clienti . Sicuramente un altro impulso al nostro settore è l’occhio di riguardo che tutti i produttori stanno riservando al miglioramento della filiera produttiva in un’ottica green e sostenibile.
Quali sono i mercati più promettenti per gli investimenti a breve termine?
Al momento non vediamo mercati in particolare crescita. Direi che c’è una richiesta costante diversificata un po’ in tutto il mondo, senza particolari exploit; stiamo registrando peraltro un processo di crescita inferiore alle previsioni per alcuni Paesi che consideravamo possibili nuovi mercati. Sicuramente c’è da dire che subiamo una certa concorrenza da altri Paesi esportatori di tecnologia che rispetto a noi sono facilitati per via di una maggiore vicinanza geografica e culturale. Il nostro vanto rimane che, nonostante la concorrenza dei produttori di macchinari locali, che possono contare su minori costi di produzione, la richiesta di macchinari Italiani rimane dominante grazie alla qualità dei nostri prodotti e alla continua innovazione. Ci sono poi casi a sestanti, come la Cina, che pur lavorando con costanza, non cresce come nel periodo pre-Covid, o in contro tendenza come l’Ucraina, che invece ha registrato un rialzo di richieste. Da notare anche un aspetto molto positivo che è la crescita del mercato europeo: vediamo i grandi gruppi francesi che rappresentano i brand più famosi al mondo fare consistenti investimenti soprattutto in Italia, ampliando ed aprendo nuove fabbriche sul nostro territorio. Questo, a mio avviso, dà uno slancio positivo per tutta la nostra filiera considerando anche l’aspetto positivo per la formazione e l’occupazione, puntando soprattutto sui giovani che garantiranno un futuro al nostro settore.
Afemo e Agenzia ICE: novità in arrivo?
Da anni collaboriamo con Agenzia ICE-ITA con azioni congiunte focalizzate allo sviluppo dell’export verso Paesi “emergenti”, come Medioriente e Sudamerica, e più in generale facendo operazioni che puntano a creare connessioni maggiori fra noi produttori di macchinari e i brand di gioielleria, in modo da proporci come “sistema”. Il successo dell’abbinata T.GOLD e Vicenzaoro nasce proprio da questo forte legame fra anima fashion e tecnologica, un plus per chi espone e per chi compra. Per questo, stiamo lavorando con ITA per una maggiore connessione soprattutto sulle iniziative estere, in modo da rafforzare il legame tra i macchinari e il prodotto finito in modo da dare sempre più forza al nostro settore nei mercati esteri.


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