Oro da Record: Come il Prezzo in Ascesa Influisce sulla Creatività
I recenti aumenti record del prezzo dell’oro hanno agitato le acque della creatività, dando vita a un vortice di idee e strategie innovative, che rispondono al gusto colto dei consumatori attenti alla sostenibilità e appassionati di oggetti personalizzati
La creatività dei designer contemporanei è sempre stata caratterizzata da intuizioni che riflettono le sfide e le aspirazioni di un settore in continua evoluzione. In un panorama economico turbolento, in cui l’oro è messo alla prova dalla volatilità del mercato, il talento dei designer si concentra nell'aprire nuove prospettive. Ogni nuova idea o strategia diventa un simbolo di resilienza, un manifesto di un’industria che si reinventa proprio mentre l’oro inizia a vacillare. Materiali alternativi, design audaci, sostenibilità e personalizzazione sono diventati i pilastri principali di questo rinnovamento, dimostrando che la vera bellezza di un gioiello risiede nella sua capacità di raccontare storie, esprimere emozioni e connettersi con il suo pubblico.
Un esempio è la recente Bookworm Collection di Alighieri, che mira a fungere da rifugio dalle incertezze del mondo esterno. La fondatrice e designer Rosh Mahtani ha creato un’antologia di pezzi che spaziano da segnalibri e astucci con catena, a lenti di ingrandimento nostalgiche e contenitori ispirati agli inchiostri, evocando ricordi vividi ed emozioni dimenticate. «Da bambina, i miei libri sono stati i miei amici: mi perdevo nei racconti di Gerald Durrell con “My Family and Other Animals”; sognavo i mondi magici di “Northern Lights” e mi immaginavo di evocare gli stessi poteri di “Matilda”. Il mio astuccio era sacro: una scatola metallica piena di matite rosse per prendere appunti e segnalibri improvvisati che sembravano talismanici...» Mahtani ha progettato la collezione principalmente in argento o con placcatura in oro, offrendo un'alternativa accessibile ma raffinata.
Fie Isolde, designer danese residente a Los Angeles, propone una visione simile, ma altrettanto intima. La sua collezione Secret Note permette ai clienti di incidere messaggi personalizzati su pendenti e anelli, trasformandoli in portatori di emozioni uniche e profonde. La designer francese Céline Rivet, fondatrice del brand Garnazelle, ha scelto di sfidare “il re dei materiali” con un approccio innovativo e responsabile. «Ho deciso di mescolare oro e argento riciclato per evitare di far lievitare i prezzi,» afferma con determinazione. «In questo modo, i nostri gioielli sono più leggeri, il peso dell’oro si riduce e i prezzi restano accessibili senza compromettere qualità e artigianato», continua. Così, Rivet crea gioielli di grande valore, dove estetica ed etica si fondono, dimostrando che la creatività può prosperare anche in tempi di crisi.
La crescente domanda di personalizzazione è un’altra tendenza significativa. Inbilico si distingue per la sua capacità di creare pezzi personalizzabili che rispondono alle esigenze dei clienti moderni. «Oggi la chiave per rimanere competitivi è l’unicità», afferma Manuela Picciotto, designer del brand. In un panorama saturo di gioielli standardizzati, il marchio offre soluzioni originali che combinano lusso e sostenibilità. «È sempre una sfida riuscire a produrre pezzi interessanti, specialmente considerando i limiti imposti dal mercato odierno. Tuttavia, il nostro impegno è rivolto a soddisfare sia la qualità sia il prezzo, senza compromessi. Abbiamo deciso di esplorare una collezione realizzata in oro 10kt e diamanti di laboratorio, combinando così materiali preziosi e durevoli nel tempo con la possibilità di offrire alla nostra clientela gioielli dal design straordinario a prezzi accessibili.» Inbilico è concepito come una realtà modulare, con alcuni modelli progettati per essere integrati con gli orecchini già in possesso dei nostri clienti. Questa filosofia di design offre una versatilità senza precedenti, permettendo di creare combinazioni uniche e dando vita a un’esperienza di personalizzazione elevata.
Ogni pezzo diventa l’espressione distintiva di uno stile personale, sempre raffinato e originale», spiega. La sostenibilità, ormai un imperativo, trova espressione anche attraverso il lavoro di Veronica Varetta, fondatrice di Lil Milan e Agée Scouted By Lil, che evidenzia come il recupero di gioielli vintage possa rappresentare una soluzione efficace. «Ridare vita ai gioielli del passato è sicuramente una delle alternative più sostenibili, poiché esclude l’estrazione di nuovi metalli o pietre preziose e dà risalto alle lavorazioni del passato. Con Âgée riportiamo alla luce gioielli caratterizzati da unicità, preziosità e carattere. Il nostro motto è “vintage is hotter”. Offriamo in aggiunta anche un servizio di redesign del gioiello che è stato molto apprezzato dalla nostra community.»
L’innovazione non ricopre un ruolo meno importante. Marta Caffarelli, co-fondatrice di Atelier VM, sottolinea come la loro nuova lega di 3kt rappresenti una risposta creativa alla crisi dell’oro. «L’innovazione fa parte del nostro DNA, così come la tradizione e il patrimonio culturale che abbiamo sempre custodito con cura. Con questo spirito non smettiamo di guardarci intorno, viviamo la realtà ed è così che è nata la nuova lega 3Kt, una personale risposta a questo momento storico complesso. “Nomadi” di soluzioni creative, così ci definiscono e ci definiamo. Ciò che ci circonda e accade lascia un segno e germoglia. 3Kt apre le porte a nuove opportunità, diventa “l’oro” dell’eventualità, è il bisogno di rivedere le priorità senza smettere di cercare la bellezza.» In un settore dove le tradizioni sono radicate, questa apertura è fondamentale per mantenere la rilevanza.
Marco Bini, CEO di Atelier VM, fa eco a tali riflessioni: «A livello globale il mercato della gioielleria è alle prese con un vero “tsunami” determinato dalla corsa del prezzo dell’oro. In particolare, in Italia—un mercato molto frammentato con aziende di piccole dimensioni sia nella produzione che nel retail—l’impatto dell’aumento della materia prima comporterà un riposizionamento generale verso l’alto, che inevitabilmente renderà non più proponibili molti brand. Sarà compito della maestria, dell’innovazione e della creatività che ha da sempre caratterizzato il settore orafo italiano rigenerarsi nel mercato con nuove proposte e soluzioni. Noi di Atelier VM siamo molto impegnati e stiamo investendo in ricerca e sviluppo affinché le nostre nuove collezioni rispondano al meglio alle esigenze di un pubblico ancora più attento al “value-for-money” e a un retail ormai già nell’era post-digitale.»