La Stanza dei Sogni di FuturoRemoto

Per la nuova collezione A/I 21-22 di Gianni De Benedittis, Stefania Rocca dirige un corto con protagonista l'attrice turca Serra Yilmaz e la partecipazione di Donna Jewel


Quindici pezzi in oro e in argento progettati in 3D e realizzati a mano con la tecnica della microfusione. Una collezione che instaura un dialogo tra arte contemporanea e antica saggezza, con l'ordine universale chiamato a tradurre in simboli l'imponderabile: preghiera, trionfo, onore. Con il fashion movie The Dreamers’ Room, FuturoRemoto fa sì che la magia e l'incanto siano ancora possibili, grazie al corto diretto da Stefania Rocca, con la partecipazione dell'attrice Serra Yilmaz e della giovane jewelry blogger Laura Inghirami di Donna Jewel: «Il lavoro di Gianni De Benedettis , dice Laura Inghirami, rappresenta l'incontro tra mondi diversi e avvicina i giovani al settore. Per noi è qualcosa di completamente diverso rispetto a prima perché i suoi gioielli interpretano trionfo, speranza, resilienza, coraggio,  e annullano il concetto di tempo per captare la forza di simboli che da sempre legano gli uomini di tutte le epoche. Partecipare a questo corto è stata un'esperienza che mi ha arricchita molto, grazie a tutte le eccellenze coinvolte, da Stefania Rocca per la straordinaria capacità di cogliere l'anima di questi gioielli, a Gianni per la fiducia riposta nei miei confronti e per essere uno dei massimi interpreti dell'italianità, a Serra Yilmaz per aver trasmesso il potere di questi gioielli anche solo con l'intensità dello sguardo. È stato un incontro tra generazioni e sensibilità appartenenti a mondi diversi che ha completamente annullato il concetto di tempo. Un momento molto forte e reale, in cui ha trionfato l'eccellenza, che rappresenta il fine ultimo di tutti i miei progetti».

E, dietro la macchina da presa, una visionaria Stefania Rocca, che è riuscita a captare e cogliere la forza di questi simboli preziosi attraverso il suo primo fashion film da regista. «L’ispirazione per The Dreamers‘ Room è venuta in maniera naturale, ammirando i gioielli di Gianni De Benedittis, oggetti ricchi di una magia positiva e fortemente evocativi, dichiara Stefania Rocca. Ma tutto è cominciato prima, quando ho conosciuto Serra Yilmaz insieme a Gianni, una grande attrice in grado di generare intense emozioni solo con il suo sguardo. Così è nata l’idea di un percorso nelle stanze dei sogni, alla ricerca dei simboli che attraversano il nostro inconscio e che ci determinano. Ma sono i gioielli iconici di FuturoRemoto a fare da traccia a questo percorso emotivo, a guidarci nei corridoi della memoria. Una memoria vissuta come un sogno, non nostalgica, e senza tempo che accede agli archetipi della cultura occidentale, attraverso gli occhi di Serra. Sono partita dal luogo, cercando una scenografia deteriorata, segnata dal tempo, in contrasto con i sogni e con i gioielli, e connotato da una forte atemporalità. Ho scelto poi una fotografia dai colori accesi per restituire una realtà archetipa ai personaggi, evidenziandone allo stesso tempo il distacco dallo sfondo e dal passaggio del tempo e, per lo stesso motivo, ho voluto abiti dalle cromie forti, ma dalle linee essenziali, per rendere i personaggi iconici e reali, anche nei gesti quotidiani. Il cinema rimane per me l’arte del racconto delle emozioni e dei sogni per eccellenza, in grado di cancellare il confine tra reale ed irreale, che azzera il tempo annullandone la cronologia e fissa in un fotogramma un momento eterno. Proprio come accade con i gioielli di FuturoRemoto», conclude Stefania Rocca.

I gioielli di questa nuova collezione sono tutti di ispirazione onirica, come il ciondolo pentacolo, antico simbolo sacro di forza e bellezza dalla poderosa struttura sferica, i due leoni frontali a protezione del mondo, la Ruota della fortuna con tutti i segni dello zodiaco intorno e la fenice, disegno antropomorfo che sovrasta il caso e la trasformazione. Nell'incessante dialogo fra il Sole e la Luna, sorretto dall'incrocio di due draghi avvinghiati e un’insolita ed elegante chimera, il designer ritrova in ciascuna di queste forme l'archetipo primordiale e attuale a cui confidare l'eternità.

Share this article:

Iscriviti alla nostra Newsletter

Il tuo browser non è aggiornato!

Aggiornalo per vedere questo sito correttamente. Aggiorna ora

×