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Art&SofT: Sguardo alla Rivoluzione Digitale

A due anni dal boom dovuto alla pandemia, Danilo Alagi, amministratore delegato di Art&SofT, racconta l’evoluzione del settore orafo nei confronti del digitale


Impresa 4.0 e gioielleria: le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale interessano sempre di più il mondo dei gioielli, rafforzando il ruolo di chi, come la Art&SofT, è da sempre al fianco dei negozi di gioielleria, per aiutarli a ottenere una forte identità digitale con cui completare il proprio punto vendita fisico. «Il periodo pandemico ha consacrato la tecnologia come qualcosa che deve essere parte anche di un settore tradizionalista come la gioielleria», spiega l’amministratore delegato Danilo Alagi. «Prima, la frase classica era "la gioielleria non si venderà mai online”, poi il Covid ha dimostrato il contrario e, oggi, le aziende si rivolgono a noi anche nei momenti di forte attività, cosa che marca una grande differenza rispetto al 2020 e che ci fa particolarmente piacere».

Inoltre, secondo Alagi, le aziende stanno acquisendo un rapporto con la tecnologia sempre più consapevole: «La cosa che mi fa più piacere è che una gran parte del mercato s'informa. Non chiedono solo il sito, ma ci parlano di social, di indicizzazione, di sponsorizzate e ci chiedono di spiegarglielo. Si tratta di una vera e propria presa di coscienza, hanno capito più o meno tutti che, nel 2022, fuori dal digitale rimane davvero poco. Curiosità e voglia di imparare stanno aumentando. Se in campi come i social network inizialmente ci affidavano la totale gestione dei calendari, delle sponsorizzate e delle iniziative editoriali, adesso alcuni si stanno approcciando a un discorso più consulenziale e formativo, per imparare a diventare autonomi. Ci sono medie aziende che cominciano a metabolizzare il fatto di inserire una figura, anche part time, che si occupi internamente di queste cose, affiancata da noi per quanto riguarda la consulenza e soprattutto la strategia.» L'aumento di questo tipo di richieste ha, quindi, portato la Art&SofT ad ampliare maggiormente la propria struttura, sia per quanto riguarda il personale che per gli spazi. «Negli ultimi tempi, stiamo puntando moltissimo sul dare ai clienti un servizio a 360°, supplendo con il nostro personale alla mancanza di figure IT interne, a fronte di sistemi sempre più completi e complessi. Le aziende hanno la possibilità di ricevere assistenza in tempo reale da un partner che conosce le loro dinamiche interne e non solo il software. Questo ci ha portato ad aumentare il personale.

A settembre iniziano a lavorare con noi altre tre persone, e prevediamo, in seguito, altre sette assunzioni. Abbiamo, inoltre, acquistato oltre 1.300 metri quadri a Valenza, per poterci allargare e dividere i diversi dipartimenti, rendendoli autonomi». Forte di un know-how digitale specializzato nel settore orafo, l'agenzia si sta espandendo anche oltre i confini italiani ed europei: «Grazie sia al passaparola tra i clienti che ai contatti raccolti a Vicenzaoro, stiamo lavorando con aziende spagnole, portoghesi, tedesche e francesi, ma abbiamo anche un grosso cliente in Libano e un'importante impresa americana, specializzata in antique jewelry, che si è rivolta a noi per curare tutta la parte digitale della nuova linea di fashion jewelry, dalla grafica, fino allo shooting in Italia con modelle internazionali. Una bella soddisfazione per una Startup».


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