Aste Digitali Verso i Nuovi Collezionisti

Se per certi versi questi mesi di lockdown sono serviti a capire che la vendita di un gioiello attraverso i canali digitali ha comunque ancora bisogno di essere supportata da un momento fisico, consolidando la relazione tra le due dimensioni - online/offline - ci sono altre industry e mondi paralleli che hanno invece sfruttato questo momento per misurarsi in maniera più decisa con un nuovo modello retail. La domanda che la casa d'asta Phillips si è posta, non lascia adito a misunderstanding: qual è il modo più incisivo per attrarre la nuova generazione di consumatori cinesi del lusso? Costruendo nuovi modelli di vendita che, nel suo caso, ha significato creare un'asta digitale e trasversale, una sorta di cross-fertilization tra il mondo del gioiello e quello dell'arte. Come quella che la casa d'asta ha organizzato per il mercato di Hong Kong e che si è conclusa proprio ieri, Refresh: Reload. Centottantasei lotti il cui range di prezzo andava tra un minimo di 3000-5000 HK$ per la scultura 'Topolino' dell'artista Daniel Arsham, ai 550.000-750.000 HK$ per il Flower of Joy-Blackberry Madness dell'iconico artista giapponese Takashi Murakami. Nel mezzo, la collana in perle golden di Mikimoto, pezzi one-of-a-kind della designer italiana Margherita Burgener, come il Flower cuff in titanio, ametiste e diamanti, i gioielli iconici delle maison Cartier, Van Cleef & Arpels e Graff. «Quest'anno il nostro calendario di primavera era composto interamente da vendite online che hanno avuto una forte partecipazione da parte del pubblico. E poiché i gusti dei collezionisti continuano a evolversi a livello globale, siamo entusiasti di presentare questa vendita esclusivamente online», ha affermato Delissa Handoko, specialista associato, responsabile delle vendite online, Hong Kong, Phillips. Secondo quanto riportato da Jing Daily, la scelta di Phillips di puntare sul mercato di Hong Kong è strategica, in quanto punto di ingresso nella Grande Cina, e in grado di indirizzare l'ondata di sofisticati consumatori millennial cinesi. Una generazione di giovani collezionisti, di nuovi 'consumatori culturali', che sta testando un nuovo modo per costruire le proprie collezioni d'arte personali. Un approccio innovativo che ha origini nello streetwear e nella cultura pop, così come nell'arte contemporanea, che è diventata non solo accessibile al grande pubblico, ma è anche vista come una 'valuta sociale‘, ora molto in voga tra le giovani generazioni cinesi. Un fenomeno di democratizzazione dell'arte e della cultura, sempre più vicine a un pubblico giovane, attento nel dare significato a un acquisto di lusso. La pandemia Covid-19 ha solo accelerato il passaggio d'interesse da affermati brand a una forma di art-fusion luxury. I consumatori cinesi stanno diventando più consapevoli e selettivi, più attenti alla qualità che alla quantità e, con le aste digitali che hanno sradicato l'egemonia del collezionismo di alto livello, questo gruppo di giovani new collectors ha ora la strada spianata per accedere facilmente a questa nuova forma d'asta. Con i tre colossi del mondo delle aste, Phillips, Sotheby's, Christie's, sempre più attivi nel creare programmi e modelli retail innovativi, potrebbero forse essere loro i nuovi competitor dei big e-tailers come Net-à-Porter e Farfetch?