Capricudi: il Nuovo Mito di Chantecler e Roberto di Alicudi

La maison caprese e il pittore di Alicudi firmano una capsule collection che parla di miti del mediterraneo. Un progetto che rinnova l’impegno culturale di Chantecler e invita alla “fuga Mundi”


Un accordo di miti. Ci piace descrivere così la nuova capsule collection di Chantecler, nata dalla collaborazione con l’artista Roberto di Alicudi, presentata il tredici maggio presso la boutique di Via Santo Spirito, a Milano. Il progetto salda due visioni artistiche che, partendo da latitudini distanti, convergono in un unico immaginario estetico sognante. Ogni grande maison, per il patrimonio che custodisce, ha il dovere di fare cultura, di dare voce a storie dimenticate e visibilità a immaginari originali. Chantecler ha dimostrato di farlo con coerenza, scegliendo di promuovere la ricchezza della Capri più autentica, quella lontana dalla mondanità; l’isola delle leggende e delle evocazioni, delle sirene, dei faraglioni. Un territorio raccontato nel tempo attraverso iniziative diversificate, e naturalmente, attraverso i gioielli, plasmati per essere veicoli simbolici di emozioni e identità. La nuova capsule collection ne è l’ultima testimonianza. Chantecler ha scelto un artista fuori dai soliti circuiti, un pittore dalla spiccata sensibilità che ha fatto dell’isola più remota delle Eolie la sua casa. Alicudi è un luogo sospeso nel tempo, silenzioso e carico di energia, dove le distanze si misurano in gradini, che si percorrono per salire sempre più in alto, fino a raggiungere vette da cui lo sguardo si perde nell’infinito. Per le sue opere, Roberto utilizza l’antica tecnica della pittura a olio su vetro, propria dei “Pincisanti” siciliani. Una pratica millenaria che richiede estrema precisione: il vetro viene infatti dipinto al rovescio, iniziando dai dettagli in primo piano per poi proseguire con gli sfondi. Un processo rigoroso che costringe l’artista a invertire l’ordine delle cose, realizzando prima i particolari e poi le superfici, per ottenere immagini luminose e profonde. Per Chantecler ha realizzato, per ora, due creazioni in titanio e oro rosa che custodiscono la passione per il mare e i messaggi potenti che la natura ci affida. Gli orecchini Alicudi racchiudono in due vetri tondi dipinti a mano l’immagine di una sirena con una stella, archetipi di libertà e desiderio. Nella spilla Alicudi, invece, un vetro ovale esibisce la figura di una lucertola blu, leggendaria abitante dei Faraglioni e simbolo apotropaico del mediterraneo. «Fin da bambino — racconta Roberto — la vetrina di Chantecler ha rappresentato l’ingresso in un mondo di fantasia. I gioielli di Chantecler sono varchi evocativi, hanno la capacità di raccontare storie, figure simboliche e leggende, come spero di fare io con i miei dipinti. Con questa collaborazione, ho l’occasione di riconnettermi a quell’universo immaginifico. È un’altra possibilità di ritrovare la magia originaria dell’isola azzurra, condensandola in pochi centimetri di vetro antico. A Maria Elena Aprea (direttore creativo di Chantecler), mi accomuna la pulsione verso l’idea di vita immaginaria. Entrambi ci muoviamo sul territorio dei sogni. Vorrei che questa collezione fosse un invito alla “fuga Mundi”, un’esortazione a coltivare la parte luminosa e divertente di noi stessi». Il progetto è solo all’inizio: altri dipinti attendono la loro cornice preziosa, per completare quel ponte ideale fra Capri e Alicudi, o meglio, quella terra d’invenzione che l’artista chiama “Capricudi”. Un luogo che non esiste sulle carte nautiche, ma che ora si potrà indossare.


Share this article:

Iscriviti alla nostra Newsletter

Il tuo browser non è aggiornato!

Aggiornalo per vedere questo sito correttamente. Aggiorna ora

×