Lux Made In: Sostenere l'Economia Reale del Territorio Attraverso il Web
Il primo marketplace per il gioiello italiano, qui spiegato da uno dei suoi fondatori, Giorgio Isabella
Who Giorgio Isabella and Filippo Maria Capitanio, Co-founders
Where Rome
Why The first real marketplace experience specifically for Italian jewelry as well as a model for creating a “nation system” focused on top made in Italy products
Web luxmadein.com
L’iter professionale di Giorgio Isabella prende avvio in un ambiente decisamente legato alla gioielliera più tradizionale, ossia nel distretto orafo di Arezzo, ma poi, ecco che nel 2013, Google.org lancia il progetto Eccellenze in Digitale e inizia il suo percorso in quel mondo alternativo formato 2.0. «È stato un fortunato incontro, che puntava a sostenere l’economia reale del territorio attraverso il web. Mi è sembrata l’occasione giusta per realizzare i miei sogni e implementare ciò che avevo già iniziato nel 2011 con il progetto Giovani Gioiellieri d’Italia, la prima associazione indipendente che raccoglieva la nuova generazione di professionisti della gioielleria made in Italy. Una realtà cresciuta esponenzialmente e che oggi conta 450 imprenditori, in età compresa fra i 18 e i 45 anni, parte di un network nato proprio con la prospettiva di dare a ciascuno il giusto spazio online, di far conoscere il proprio prodotto e, soprattutto, di venderlo su un mercato internazionale», racconta Giorgio, che nel frattempo conosce Filippo Maria Capitanio, con cui fonda appunto Lux Made In. «Questa seconda fase ha portato alla prima vera esperienza di marketplace dedicato alla gioielleria italiana. Mi piace pensare che sia molto più di un’iniziativa imprenditoriale: parlerei di un esperimento di “sistema Paese” attraverso le tante microimprese di qualità che ci rappresentano nel mondo», continua. E come se non bastasse, ecco che nel 2015, nell’anno di Milano Expo, il duo di giovani intraprendenti lancia anche gioiellidop.com, brand di preziosi realizzati con soggetti dedicati ispirati al “bello, buono e ben fatto” Italian style. Una linea venduta sia online che in boutique, e che ha incontrato il favore di una nicchia straniera molto particolare: gli italoamericani, che a oggi valgono il 50% del fatturato totale.
