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THE TALK: Il Made in Italy Resta un Bene Prezioso

Riscoprire il valore dell’autenticità attraverso contenuti reali: si riparte da qui, secondo Maria Luisa Pianegonda, founder dal marchio Maria e Luisa Jewels


Quanto quest’emergenza ha cambiato il vostro modo di fare business? 
Questa pandemia ha rallentato i nostri tempi, mettendo in risalto alcune dinamiche del settore del gioiello che troppo spesso è orientato al solo profitto senza tener conto del fattore umano. Maria e Luisa Jewels mette da sempre al centro le persone ed è per esse che realizza gioielli che devono essere compagni di viaggio e non oggetti da consumare. Il lusso non può e non deve essere veloce ha bisogno di attenzione, qualità e maestria. Su questi valori abbiamo investito in passato e su questi investiamo oggi e investiremo domani. A livello aziendale non è cambiato nulla. Da sempre vogliamo dare valore e qualità di vita alle persone e alle famiglie, lavoriamo il più possibile in modalità smart working, perché riteniamo che persone felici diano un maggiore apporto professionale, qualitativo ed umano all’azienda e alle famiglie stesse. 

Avete intrapreso delle iniziative per ridurre al minimo l’impatto di questa situazione procurata dal COVID-19? 
Stiamo pianificando nuove strategie di vendita, nel frattempo cerchiamo di aumentare la relazione con i clienti finali aumentando le attività social. 

Che cosa vi preoccupa di più per ciò che avverrà? 
Un campione, se vuole essere tale, si allena ogni giorno. Noi dobbiamo fare lo stesso. Occorre essere pronti e avere idee innovative che sappiano attrarre e generare interesse; emozionare.
Ogni giorno nuovo porta con sé qualche dubbio e anche questa nuova emergenza si pone con le stesse domande: sarò all’altezza della sfida che mi aspetta e del cambiamento? 

In che modo state proseguendo la vostra attività di produzione, e in che modo quella della distribuzione? 
Avevamo iniziato l’anno nei migliori dei modi. Con questa emergenza ovviamente, sia la produzione che la distribuzione si sono fermate.
Ora dobbiamo aiutare i nostri clienti nella vendita dei loro stock di magazzino. Oggi più che mai, è fondamentale essere presenti nei canali social e dare visibilità e spazio alle collezioni. Il negozio ora è li, in uno schermo, dobbiamo capirne potenzialità e opportunità e agire velocemente. Questo è ciò che stiamo chiedendo ai nostri partner commerciali, perché i gioielli sono sogni, e i sogni non si possono fermare. 

Che tipo di feedback sta avendo dai suoi clienti? 

La domanda più frequente che abbiamo sentito in questo periodo è: «I nostri clienti avranno ancora desiderio di indossare un gioiello dopo un periodo come questo?». A questo riguardo ci siamo interrogati a lungo e abbiamo trovato la risposta nel desiderio di bellezza e di rinascita che ha accompagnato ogni periodo storico difficile. Il gioiello esiste da sempre e da sempre è espressione di identità e di appartenenza.
Cambieranno sicuramente le modalità di vendita e acquisto. Occorrerà fare molta più attenzione ma sarà anche il momento di esprimere le proprie competenze e professionalità. Empatia e relazione di fiducia diverranno fattori imprescindibili. 

Quanto è importante fare sistema?
Fare sistema è fondamentale, a prescindere da questo momento. Insieme, siamo più forti e più preparati. L’indotto della gioielleria, a mio avviso, funzionerebbe con maggior forza e risultato se riuscissimo a comunicare bellezza, arte, maestria e creatività in maniera più corale. Dobbiamo preservare poi il nostro distretto con competenze e strumenti che possano aiutare sia la grande azienda sia il piccolo artigiano, che rappresenta il tessuto e la storia del nostro paese e del nostro lavoro. Per questo un accordo tra imprese del comparto orafo, oltre che necessario, credo possa funzionare. 

Dove pensa che ci potrebbero essere più problematiche nell’uscire da questa emergenza? 
Mai come oggi il noi è più importante dell’io. Insieme usciamo dall’emergenza, insieme ne rientriamo. Occorre quindi seguire le regole ed essere pronti a ripartire dando il meglio di noi stessi. 

Com’è cambiata la comunicazione durante la pandemia? 
Nella discrezione e nel rispetto che il momento richiede e che profondamente sentiamo, vogliamo nutrire l’amore ispirando i sogni e il futuro. La creatività, l’arte e il design generano da sempre bellezza e forza ed è anche grazie a esse che potremo superare questo difficile periodo. Non vogliamo e non dobbiamo tacere il naturale istinto che ci vorrebbe far gridare al mondo “ce la faremo, andrà tutto bene”, ma desideriamo farlo a modo nostro affinché le giornate siano più lievi e la nostra voce continui a farsi sentire. Per questo motivo abbiamo continuato a pubblicare gioielli nelle nostre pagine social, mostrando bellezza ma anche che il nostro prodotto è made in Italy, fatto a mano e rispetta il codice etico del quale molto e giustamente si parla. 

Un pensiero sul futuro della gioielleria?
La crisi porta con sé rinnovamento e ricostruzione, attraverso il desiderio di creatività e bellezza.
Il mondo della gioielleria può riscoprire il valore dell’autenticità grazie alle aziende che esprimono contenuti reali, tangibili. La qualità manifatturiera e l’innovazione trovano spazio a discapito di quelle aziende che investono in grandi operazioni di marketing che abbagliano gli occhi del consumatore finale spingendolo al consumo. E poi, non dimentichiamo il made in Italy, il nostro fiore all’occhiello, il valore assoluto che rende ogni creazione italiana ricca di sapori, sogni e di “dolce vita“. Oggi più che mai il made in Italy è ricco di fierezza, orgoglio e forza. Dobbiamo ripartire da questo, senza compromessi.

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