THE TALK: Le Emozioni ci Salveranno

Carlo Palmiero, Founder e Designer di Palmiero Jewellery Design, punta a tenere alto l’hype della sua community, sempre più coinvolta nel mondo creativo dell’azienda


Che cosa vi preoccupa di più per ciò che avverrà con la Fase 2? 
Per un brand come il nostro, la necessità è quella di viaggiare per mostrare e far conoscere il prodotto di persona, e la paura è che il virus, ormai propagato anche all’estero, blocchi ad interim la possibilità di spostamenti. Non solo. Quello in atto è stato ed è un cambiamento rapido e drastico, non solo a livello aziendale produttivo, ma anche a livello consumers. Le attività di produzione sono al momento stoppate e quindi ci stiamo dedicando alla riorganizzazione della struttura lavorativa in vista del rientro. Nel frattempo, stiamo continuando a prendere ordini su quanto già pronto, che potremo però spedire solo una volta tornati a lavoro. Lo smartworking si sta rivelando utile ed efficace anche per garantire una continua assistenza ai nostri distributori, che continuano a lavorare creando esperienze di acquisto online di diverso tipo e spedizioni a domicilio per rispondere alle richieste dei clienti. Penso che anche il mondo della gioielleria più che mai sia pronto per la vendita online, e queste settimane sono un test importante. La gioielleria è vista come un’arte e l’arte come bellezza. Come si dice, la bellezza ci salverà e continuerà a creare emozioni sia per chi la può indossare sia per chi la crea. 

Ogni nuova collezione è per un'azienda una nuova sfida, commerciale e di comunicazione, soprattutto ora…
La creazione di nuove collezioni sta continuando da casa e stiamo mostrando sempre più come avviene il nostro lavoro e la parte manuale, molto affascinante, cosa che prima si cercava di celare all’interno dell’azienda. Ciò che conta ora è mantenere l’”hype” alto dei nostri follower e clienti, attraverso la comunicazione e l’esplorazione diretta del mondo Palmiero, mediante appunto le costumer experience virtuali.

Come è cambiata la comunicazione in queste settimane?
Ci troviamo di fronte a una pandemia, quindi a un problema globale. La mia visione è e vuole essere propositiva, e ciò che trovo positivo è che il Covid19 e la crisi hanno rafforzato l’idea di “società”, di condivisione, facendo emergere una forte esigenza di cambiamento, a tutti i livelli, per creare un nuovo futuro, magari in alcuni casi ripartendo da zero. Sicuramente, la voglia di “fare gruppo” e di dare sempre più voce alla “community”, per esempio attraverso la condivisione via social, è un aspetto che si è amplificato durante questo periodo e che ha permesso il confronto fra aziende e consumatori, con una ricerca generale di riorganizzazione e miglioramento. Alcune aziende hanno preferito adottare la social distance, mentre altre, specie quelle nel settore del lusso, continuano a palesare la loro presenza in modo constante, probabilmente nel tentativo di trasmettere un messaggio: ci siamo e non molliamo. Che è anche quello che stiamo cercando di fare noi.

Un commento su decreto Cura Italia?
No comment, siamo in attesa che l’Italia ci stupisca.

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