THE TALK: Siamo Unici!
Gaia Spallanzani, quinta generazione dello storico marchio di gioielli, risponde all’emergenza con un messaggio fatto di coraggio, pazienza e positività
Iniziamo con un commento sulla situazione che stiamo vivendo a causa emergenza epidemiologica da Covid-19…
Eravamo arrivati a un punto, dove c’era troppo di tutto. Un over consuming generale. Sicuramente quest’emergenza ci ha fatto rallentare e prendere coscienza che tutto può cambiare in un istante e ci ha obbligati a fermarci e riflettere. Consumare meno ma meglio anche nel nostro settore. Si andrà spero verso una fabbricazione più responsabile.
In che modo ha inciso sul vostro lavoro?
I nostri uffici sono chiusi e così anche tutta la catena produttiva. Noi lavoriamo in smart working da casa, per rispondere alle richieste dei nostri clienti ma siamo tutti consapevoli che è un momento particolare dove tutto è fermo: produzione e distribuzione ma i clienti capiscono e sono pazienti. Poi, piano piano, quando riapriranno le fabbriche daremo la priorità alla consegna degli ordini e in seguito rincominceremo con le vendite online. Per ora, la priorità è la salute di tutti e quindi stiamo alle regole.
Avete intrapreso qualche particolare iniziativa?
Per mantenere attiva la creatività dei nostri clienti abbiamo fatto sui social dei piccoli giochi legati alle nostre collezioni, dove uno si può divertire a creare il proprio amuleto o bracciale e a breve faremo anche delle attività di coloriage... Giusto per pensare ad altro e svagarsi un po’...
Cosa la preoccupa di più?
Sono di carattere una persona positiva e penso che finché c’è vita c’è speranza. Non sono preoccupata, sono sicura che troveremo delle soluzioni, basta avere pazienza ed essere pronti ad aiutarci l’un l’altro. Durante questa crisi, ho cercato di aiutare come potevo, facendo donazioni e mettendo in contatto delle persone per la raccolta fondi. Mi preoccupo solo per le persone che non riescono a far mangiare le loro famiglie e le persone anziane che sono da sole. Però spero e credo nella solidarietà di noi italiani.
Quale sarà la sfida più grande della ripresa?
I gioielli Spallanzani hanno per la maggior parte un significato e una storia da raccontare. Le nuove collezioni saranno basate su questo ancora di più. La sfida più grande sarà riuscire a raccontarle nel modo giusto. Le problematiche saranno globali, siamo stati toccati mondialmente dalla crisi e a tutti i livelli. Ci saranno paesi che ne verranno fuori prima di altri. Ci vorrà molta pazienza da parte di tutti per fare ripartire il tutto.
Fare sistema può essere una soluzione?
Fare sistema è ed è sempre stato per me un punto di forza. La soluzione viene dal gruppo non dal singolo, bisognerà aiutarci a vicenda.
Come continuate a rimanere in contatto con i vostri clienti?
In questo momento cerchiamo di comunicare positività, allegria e creatività. Molte persone soffrono, si annoiano e non vedono la luce in fondo al tunnel. Vivevamo in un mondo, dove tutto andava veloce e adesso dobbiamo imparare ad avere pazienza. Ci aiuterà anche per dopo.
Eravamo arrivati a un punto, dove c’era troppo di tutto. Un over consuming generale. Sicuramente quest’emergenza ci ha fatto rallentare e prendere coscienza che tutto può cambiare in un istante e ci ha obbligati a fermarci e riflettere. Consumare meno ma meglio anche nel nostro settore. Si andrà spero verso una fabbricazione più responsabile.
In che modo ha inciso sul vostro lavoro?
I nostri uffici sono chiusi e così anche tutta la catena produttiva. Noi lavoriamo in smart working da casa, per rispondere alle richieste dei nostri clienti ma siamo tutti consapevoli che è un momento particolare dove tutto è fermo: produzione e distribuzione ma i clienti capiscono e sono pazienti. Poi, piano piano, quando riapriranno le fabbriche daremo la priorità alla consegna degli ordini e in seguito rincominceremo con le vendite online. Per ora, la priorità è la salute di tutti e quindi stiamo alle regole.
Avete intrapreso qualche particolare iniziativa?
Per mantenere attiva la creatività dei nostri clienti abbiamo fatto sui social dei piccoli giochi legati alle nostre collezioni, dove uno si può divertire a creare il proprio amuleto o bracciale e a breve faremo anche delle attività di coloriage... Giusto per pensare ad altro e svagarsi un po’...
Cosa la preoccupa di più?
Sono di carattere una persona positiva e penso che finché c’è vita c’è speranza. Non sono preoccupata, sono sicura che troveremo delle soluzioni, basta avere pazienza ed essere pronti ad aiutarci l’un l’altro. Durante questa crisi, ho cercato di aiutare come potevo, facendo donazioni e mettendo in contatto delle persone per la raccolta fondi. Mi preoccupo solo per le persone che non riescono a far mangiare le loro famiglie e le persone anziane che sono da sole. Però spero e credo nella solidarietà di noi italiani.
Quale sarà la sfida più grande della ripresa?
I gioielli Spallanzani hanno per la maggior parte un significato e una storia da raccontare. Le nuove collezioni saranno basate su questo ancora di più. La sfida più grande sarà riuscire a raccontarle nel modo giusto. Le problematiche saranno globali, siamo stati toccati mondialmente dalla crisi e a tutti i livelli. Ci saranno paesi che ne verranno fuori prima di altri. Ci vorrà molta pazienza da parte di tutti per fare ripartire il tutto.
Fare sistema può essere una soluzione?
Fare sistema è ed è sempre stato per me un punto di forza. La soluzione viene dal gruppo non dal singolo, bisognerà aiutarci a vicenda.
Come continuate a rimanere in contatto con i vostri clienti?
In questo momento cerchiamo di comunicare positività, allegria e creatività. Molte persone soffrono, si annoiano e non vedono la luce in fondo al tunnel. Vivevamo in un mondo, dove tutto andava veloce e adesso dobbiamo imparare ad avere pazienza. Ci aiuterà anche per dopo.
