In Conversation with PDPaola

Paola Sasplugas e suo fratello Humbert, founder di PdPaola, raccontano l’evoluzione del brand spagnolo che negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale


La vostra ultima collezione è realizzata con oro riciclato e diamanti coltivati ​​in laboratorio? Perché questa scelta?
All’inizio, non pensavamo di identificarci come un marchio di gioielli sostenibile e, per ora, non possiamo affermare di esserlo. Tuttavia, crediamo che la responsabilità ambientale e sociale sia la via da seguire. È un processo che abbiamo già iniziato ma che richiederà tempo, poiché necessita di riflessione, pianificazione e implementazione. Siamo certi che non solo sarà possibile, ma che ne vale assolutamente la pena! 

L'impegno sociale e il rispetto per l'ambiente stanno diventando temi importanti nel mondo della gioielleria, cosa ne pensate?
Siamo convinti che la responsabilità ambientale e sociale sia la strada da percorrere e che sia una lunga strada da percorrere. Vogliamo che le nostre azioni servano come esempio per guidare la trasformazione e quindi siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità. Il nostro obiettivo è contribuire a far diventare il mondo della gioielleria più responsabile.

Quali sono le ispirazioni alla base della collezione e le sue caratteristiche principali?
I modelli sono realizzati a mano in oro 18 carati riciclato e diamanti lab-grown. L'intenzione è quella di ridefinire gli elementi essenziali della gioielleria.

Parliamo del brand… Come è cambiata la tua attività in questo ultimo periodo?
A fine 2020 il fatturato globale era di circa 24 milioni di euro, che rappresenta una crescita del 100% rispetto al 2019. Nonostante la pandemia, siamo riusciti a raddoppiare il fatturato, vincendo la sfida dell’e-commerce e consolidando la crescita nei principali mercati. Negli ultimi anni si è lavorato su un piano strategico omnichannel per il mercato italiano, con una forte presenza digitale e lavorando sul canale wholesale con uno dei più importanti distributori del Paese, Watchlab. A fine 2020 il fatturato del canale e-commerce è stato di 1,8 milioni di euro, che rappresenta una crescita del 250% rispetto al 2019. Nella classifica dei Paesi, l'Italia si è posizionata al quarto posto nel 2020, consolidandosi durante tutto l'anno come uno dei nostri cinque principali mercati. In ambito B2B, la crescita del brand è esponenziale e conta più di 250 punti vendita fisici, sparsi sul territorio con l'aspettativa di includerne di più quest'anno. La previsione per l'anno in corso è di chiudere con 40 milioni di euro e fare dell'Italia il nostro primo mercato in termini di fatturato. Oltre ad aumentare i nostri sforzi nel marketing per il canale digitale e lavorare sul canale wholesale, promuoveremo la brand awareness attraverso azioni di street marketing e collaborando con personaggi di spicco del Paese come Chiara Ferragni.

Guardando le vostre campagne ADV, sembra che mantenere uno stretto legame con i clienti sia una priorità per il brand. Come si crea la narrazione giusta?
Ci impegniamo a creare pezzi che permettano a ognuno di esprimersi in modo autentico. Ogni collezione è la creazione di un nuovo mondo per la donna di oggi che è attenta allo stile, indipendente e sempre se stessa. Ci piace definirla eleganza ribelle con la giusta dose di rilassatezza.

Le sfide del futuro?
Migliorare sempre di più. Abbiamo sempre sostenuto una mentalità di crescita e la crescita richiede un lavoro diligente e la capacità di guardare con attenzione a sé stessi. La sostenibilità è sempre stata importante nelle nostre strategie decisionali e di business, ma gli sforzi che abbiamo fatto finora non sono sufficienti. Detto questo, affrontiamo la sostenibilità come un viaggio continuo in cui abbiamo sfidato noi stessi a fare meglio e ci siamo impegnati a considerare l'impatto delle nostre decisioni sui lavoratori, sulla società e sull'ambiente.

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