Pronto il Progetto Safe Business di IEG

Si chiama #SAFEBUSINESS by IEG il progetto varato ieri da IEG Italian Exhibition Group, con oltre cinquanta indicazioni tracciate, a valle di un rigoroso protocollo normativo e organizzativo.
Tra le altre: navette tra aeroporto, hotel e fiera sanificate, munite di disinfettanti, con obbligo mascherine a bordo e numero viaggiatori programmato; convenzioni con società di bike sharing e monopattini, in accordo con alberghi e territorio; biglietterie e pagamenti solo on line, ingressi programmati in base alla capacity dei padiglioni e orari d’apertura delle fiere prolungati, desk per la distribuzione di mascherine con obbligo di indossarle, e ausili specifici per i diversamente abili, come le mascherine trasparenti per lo staff di IEG al fine di facilitare la relazione con i non udenti. Inoltre, ingressi multipli, corridoi di sicurezza e segnaletica di distanziamento, titoli d’accesso dematerializzati, controlli sul pubblico con termoscanner e percorso di sanificazione, guardaroba con ciclo automatico e coperture monouso.
L’intera filiera degli allestimenti è progettata e gestita in sicurezza, i flussi dei visitatori monitorati con rilevamento digitale centralizzato e il presidio in loco di steward teleguidati. Sanificazione a ciclo continuo per tutte le aree, sale e servizi, igienizzazione per i filtri dei canali di condizionamento dell’aria. Materiale informativo digitalizzato, produzione multimedia e live streaming a supporto di eventi, convegni, media.
Per la ristorazione: controllo della temperatura degli addetti, guanti, mascherine, camici usa e getta, pagamenti con app saltafila, lunch box e coffee box monoporzione, delivery negli stand con processo codificato.
Istituito inoltre un rigido protocollo di crisis management che definisce il comportamento in loco in presenza di casi sospetti. Dipendenti IEG e personale di manifestazione saranno formati per garantire lo svolgimento delle mansioni in sicurezza, l’uso dei DPI, il rispetto di rigide procedure per igiene personale, disinfezione e distanziamento. Di questo e della ripartenza ne abbiamo parlato con Patrizia Cecchi, Italy Fair Director di IEG Italian Exhibition Group. 

Con l'emergenza Covid-19, quali le prospettive per il mondo orafo-gioielliero e le reazioni? 
Il dialogo aperto con i player e gli operatori del settore, con cui Italian Exhibition Group si relaziona costantemente, ci restituisce uno scenario in cui le aziende reagiscono con grande energia alla situazione attuale. Una piattaforma fieristica come Vicenzaoro offre la via più rapida per incontrare il mercato, in particolare per le PMI su cui si concentrano tante competenze del nostro Made in Italy. Le aziende desiderano farsi trovare pronte, ai blocchi di partenza, per essere in prima fila alla ripresa e cogliere immediatamente le opportunità di business che si presenteranno. Noi saremo lì con loro e stiamo lavorando con grande impegno per supportarle al meglio. 

IEG ha appena lanciato il progetto #SAFEBUSINESS con tutte le misure necessarie da adottare prima e durante le prossime manifestazioni, Oroarezzo e Vicenzaoro.
Abbiamo sviluppato un modello di "Safe Business" per tutte le manifestazioni IEG, con un documento per la sicurezza sanitaria, completo di linee guida, di buone pratiche e tecniche atte a garantire organizzazione e ambienti sicuri alla ripresa delle attività. È attivo un gruppo di lavoro che coinvolge anche esperti internazionali con cui ci stiamo confrontando sul tema.

La ripartenza post emergenza porterà probabilmente le aziende a rivedere le logiche di business, le dinamiche interne, in risposta a un nuovo approccio al consumo. In che modo IEG supporta e sostiene le piccole imprese? 
L’impegno di IEG è offrire strumenti utili alle imprese per potenziare il loro business e aiutarle ad essere sempre più competitive, senza sostituirci a loro, ma supportando le loro scelte con contenuti sempre all’avanguardia e nuove opportunità, sia durante gli appuntamenti annuali, in fiera e sia online. Ogni azienda adotta le proprie modalità e noi mettiamo al servizio dell’intero settore innovazione e tecnologia, tendenze future e formazione, giovani talenti e start-up, contatti commerciali e occasioni di networking uniche.

Quest'anno l'agenda delle manifestazioni IEG ha subito alcune modifiche. Quali sono gli strumenti più idonei, per non far sentire a un espositore l'assenza di un momento di incontro fisico?
IEG è riuscita a riposizionare nel periodo autunnale tutte le manifestazioni del suo calendario che non si possono svolgere nel secondo trimestre. Anche in questo “periodo sospeso”, stiamo affiancando i nostri clienti ascoltandoli per comprendere al meglio le loro esigenze, con ricorso anche alle tecnologie digitali per rilanciare webinar e incontri di formazione e informazione. Desideriamo  valorizzare la loro eccellenza e aiutarne la competitività attraverso il dialogo e la relazione.

Ritiene che, così come le imprese, anche le manifestazioni fieristiche possano cogliere in questo momento una opportunità? 
Il tema a cui stiamo lavorando, e che ci coinvolge in questo momento, è l’evolversi del modello fieristico fisico integrato a una sempre più ampia piattaforma digitale per offrire servizi e opportunità di ampliamento di business ai nostri clienti. Con 48 fiere organizzate o ospitate e 190 eventi congressuali, cui si aggiunge la partecipazione a importanti eventi all’estero, IEG opera in molti settori strategici dell’economia, a contatto con grandi eccellenze del Made in Italy, offrendo format che si arricchiscono ad ogni edizione con nuove opportunità che integrano anche il digitale. Una spinta all’innovazione che continuerà a guidarci.

Quali sono i punti di forza che le aziende del comparto orafo vi riconoscono?
Sicuramente il fatto di rappresentare la produzione orafo-gioielliera italiana che per know-how e creatività gode di grande prestigio in tutto il mondo è un asset di grande valore per IEG, che mette a disposizione del settore una esperienza unica nell’organizzazione diretta di numerose manifestazioni leader in settori strategici dell’economia. La definizione di un’unica regia che armonizza gli appuntamenti dell’oro nell’arco nell’anno e  li coordina in maniera unitaria favorisce, crea valore a tutta la filiera industriale. Il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese con intense attività per l’incoming di buyers, l’accompagnamento nei marketplace esteri più interessanti per il Made in Italy e una ampia attività di promozione, sono iniziative che assumono una valenza particolarmente rilevante in questo momento in cui la ripresa economica necessita di un forte sostegno.

A Gennaio abbiamo parlato di Vicenzaoro come momento di cross-fertilization, l'acceleratore dell'intero sistema che mette al centro il gioiello italiano.
Abbiamo raccolto feedback molto positivi e richieste di ampliare le attività  avviate. La prospettiva è quindi di approfondire ulteriormente i focus su innovazione, trend, tecnologie, formazione, start-up, giovani talenti.

Quali sono le principali criticità che, come Gruppo, temete possano minare l'equilibrio del mercato fieristico oggi, nel medio e lungo periodo? IEG opera in una prospettiva di continua evoluzione che ci fa essere ottimisti nella convinzione che il percorso intrapreso continuerà ad arricchirsi di opportunità per i nostri clienti, offrendo la possibilità di crescere ulteriormente. Le nostre competenze nell’organizzazione di eventi fieristici in settori diversi e la nostra indole votata all’innovazione ci consentono una visione ampia e la possibilità di trarre dalle contaminazioni grandi opportunità per sostenere lo sviluppo.

A questo link si può scaricare il documento completo e relative infografiche: https://www.iegexpo.it/it/safebusiness