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THE TALK: Riorganizzarsi per Costruire un Futuro Più Sostenibile

Dar vita a una filiera che abbia sempre più rispetto per l’ecologia. Queste le prospettive future delle designer che, con le sue collezioni, da sempre esprime un legame profondo con l’energia della natura


Quanto quest’emergenza sta influendo sulla sua attività?
Indubbiamente questa emergenza ha cambiato sensibilmente il mio modo di lavorare. Produzione, vendita e approvigionamento; è tutto interrotto. Tuttavia, siamo costretti a riorganizzarci e a riflettere sul futuro. In particolare, la mia riflessione verte su cosa potrei cambiare nel mio modo di creare in base a come sta mutando la mia percezione della realtà. Dato che al momento produzione e distribuzione sono forzatamente interrotte; sono concentrata sulla parte creativa e, soprattutto, su una ricerca di materiali, produzione e distribuzione che abbiano massimo rispetto per l’ecologia.


Ha intrapreso delle iniziative per ridurre al minimo l’impatto di questa situazione procurata dal COVID-19? 
Ovviamente ho interrotto il lavoro, tutto. Il pensiero principale va alla salute mia e dei familiari e a come affrontare il quotidiano con serenità e in modo creativo.
Che cosa la preoccupa di più per ciò che avverrà? 
Sono sicura che il mondo come lo conosciamo sia cambiato per sempre, si sta evolvendo in modalità sconosciute e dobbiamo adattarci giorno per giorno. Siamo tutti costretti a rivedere le nostre convinzioni, a rispettare le regole pensando alla nostra salute e al prossimo. Sono assolutamente convinta che troveremo le giuste modalità per superare tali difficoltà. Ovviamente sono preoccupata, il futuro non siamo in grado di prevederlo e questo spaventa; allo stesso tempo sono molto positiva in quanto è storicamente provato che da ogni momento buio si trovano la forza e la creatività per ristabilire la serenità.

Confindustria Moda Toscana ha proposto un patto tra le imprese, una filiera anti-coronavirus. Pensa possa funzionare anche per il comparto orafo?
Assolutamente sì, credo sia necessario e fondamentale.

Dove pensa che ci potrebbero essere più problematiche nell’uscire da questa emergenza? Quanto dipende dai vari mercati o dall'atteggiamento del singolo?
Purtroppo non ho idee precise, stiamo vivendo una situazione eccezionale di cui credo nessuno abbia un’idea chiara: suppongo che la tempistica di reazione possa essere uno dei problemi, il coronavirus ha colpito in tempi diversi ma in modo globale, dunque la ripresa potrebbe avvenire con tempi molto diversificati tra i diversi mercati. Quello che mi è molto chiaro è che questo momento storico ci sta insegnando che il singolo non esiste se non si ragiona in termini di unione di esseri umani, consapevoli del valore di far parte di una nazione. Nonostante la necessità di distanza sociale, cerchiamo in tutti i modi possibili di creare una connessione via web in modi creativi, come la ricerca di partecipazione e solidarietà per mezzo della musica.

Un messaggio positivo da lanciare al settore?
Dopo la tormenta arriva sempre il sereno: facendo leva sulle nostre capacità creative troveremo una modalità alternativa per affrontare il futuro.


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