THE TALK: la fiamma deve continuare a bruciare

Prendere questo momento come un’opportunità e continuare a dare ascolto alla creatività: queste le regole di Anna Maccieri Rossi, che guarda al futuro con speranza


Sei founder del marchio Anna Maccieri Rossi ma anche consulente per diverse aziende di alta orologeria, quanto quest’emergenza ha cambiato, sta cambiando e cambierà il tuo lavoro?
Non è una situazione che si è mai verificata prima, per cui non abbiamo una storia da poter in qualche modo ripercorrere. Sto in ogni caso continuando a lavorare per me e per le aziende con cui collaboro. Ricordo la crisi del 2008, molte aziende smisero di dare ascolto alla creatività, facendo molti tagli. Quando tutto ripartì, si aveva sete proprio di quello, bisognava essere pronti con la freschezza, la leggerezza, la gioia di vita che ti da la creatività. Per cui, cerco di non smettere di lavorare, come posso. Non c’è altro che possiamo fare, se non ovviamente stare a casa, e prendere questo momento come un’opportunità. Occorre continuare a fare ciò che sappiamo fare e non chiuderci dal punto di vista creativo e comunicativo. 

Che cosa ti preoccupa di più per ciò che avverrà?
Non so cosa succederà soprattutto negli Stati Uniti. Mi preoccupano i tempi e le ripercussioni che potranno esserci su quel mercato che è il mio punto di riferimento. 

Hai intrapreso delle iniziative per ridurre al minimo l’impatto di questa situazione procurata dal COVID-19? 
In questo momento no. Penso che stare in ascolto e vedere come la situazione si evolve sia l’unica cosa da fare. Mi sono ripromessa di non voler fare il passo più lungo della gamba. Ho lanciato il mio marchio l’anno scorso, è veramente poco che esiste, c’erano ottime premesse per poter guadagnare nuovi negozi e clienti privati, ma questa situazione ha bloccato tutto.
Non lo vedo come un problema: ho impiegato una vita a fondare il mio marchio, quindi non ho fretta, se tutto si ferma, forse mi fermo anche io. 

Come sta invece proseguendo l’attività di produzione? 
Si, ma più lentamente. Stavo preparando diversi progetti per Couture, la fiera di Las Vegas che per me è la più importante dell’anno. I miei fornitori, sia in Svizzera sia in Italia, mi hanno detto che ci sarà un rallentamento. Lavorano solo la mattina e sono in pochissimi, per rispettare le norme di sicurezza. L’idea è comunque quella di non bloccare tutto, e di vedere giorno per giorno che cosa accade. 

Come prosegue invece la sua collaborazione con le grandi aziende di orologi?
Sto continuando a collaborare con i miei clienti, regolarmente, e penso che questa cosa continuerà. In particolare con uno di loro, so che con la ripresa della Cina ci sono ottime opportunità di andare avanti. Noto che le aziende importanti hanno comunque le risorse per non bloccare il lavoro, e la lungimiranza di sapere che tutto questo passerà. Forse in alcuni Stati sarà più lunga, ma le grandi aziende sanno che non bisogna fermarsi, quando ci sarà ripresa il mercato richiederà e loro devono essere pronte

Fare sistema può essere, oggi più che mai, un punto di forza: qualche idea a riguardo?
Penso che nasceranno tante nuove collaborazioni. Magari i piccoli che faranno fatica troveranno dei partner che crederanno in loro. Insieme ci si potrà aiutare e creare una piattaforma più utile.

Un commento positivo sul futuro della gioielleria… 
Io sono speranzosa, vi sono delle valide possibilità di riprendere piano piano tutto, ma ovviamente non sarà un ritorno alla solita quotidianità. Credo che cambieranno tante cose e cambieremo noi, mi auguro in meglio. Non penso che nei momenti bui dobbiamo essere bui, occorre tenere accesa la fiamma. Chi vive di arte e cultura, dovrebbe continuare a coltivarla nonostante il momento storico: quando sarà passato ne avremo tutti ancora più bisogno.

Share this article:

Iscriviti alla nostra Newsletter

Il tuo browser non è aggiornato!

Aggiornalo per vedere questo sito correttamente. Aggiorna ora

×