La Natura Insegna

Da botanista a curatore della mostra "Végétale. L'école de la Beauté" di maison Chaumet a Les Beaux-Arts de Paris. Questo il percorso di Marc Jeanson


«Con il percorso espositivo “Végétale. L’école de la Beauté” ho voluto elogiare lo splendore delle piante e il modo in cui hanno sempre ispirato artisti, artigiani, gioiellieri e scienziati, restituire loro la giusta importanza, mettere in discussione le barriere che creiamo tra scienza e arte, e difendere l'idea che la bellezza è ovunque, purché sappiamo guardarla e osservarla. Chaumet ha rappresentato il DNA del progetto, che pure non si può definire tout court una mostra di gioielli: abbiamo costruito qualcosa che va ben al di là del rigoroso universo dei preziosi. Per prima cosa, ho ripescato dagli archivi della storica maison disegni, foto, alpacca e monili, con l’intento di osservare come le strutture e le morfologie delle piante fossero trasposte con precisione. Un processo assai affascinante, che mi ha fatto riflettere sulle molte specie vegetali diventate fonte di ispirazione di grandi maestri orafi. Sia chiaro: l’haute joaillerie ha attinto nei secoli anche da altri “universi”, ma ciò che è unico e impressionante è il savoir-faire, l’abilità con cui le varie maison, e soprattutto Chaumet, hanno saputo sviluppare tecniche per tradurre foglie, ramoscelli, viticci, fiori e dettagli di ogni genere in capolavori orafi. Da botanico quale sono, mi piace sottolineare che i botanici lavorano principalmente su esemplari di erbario, piatti, essiccati e generalmente incolori, mentre artigiani e artisti utilizzano da sempre tecniche e materiali differenti, come cera, cartapesta, vetro, tessuti etc... In questo contesto, un pezzo come la spilla Hydrangea, per esempio, potrebbe essere visto come un modello botanico estremamente lussuoso. Allargando lo sguardo al resto del panorama alto di gamma, ci sono altre maison che si sono distinte in questo particolare ambito: di Boucheron citerei un'incredibile foglia di cardo dalla resa a dir poco sorprendente, che pare quasi dialogare con le foglie disegnate nell’Ottocento da Eugène Delacroix. Straordinari anche i pezzi firmati Vever raffiguranti un crisantemo “devant de corsage”, così come il pettine di nocciola di Lalique e le spille di orchidee smaltate di Tiffany & Co. La specificità di Chaumet è però che il rigore nella rappresentazione botanica ha permeato gran parte della sua produzione, che era, è e sarà sempre la sua cifra assoluta».

Share this article:

Iscriviti alla nostra Newsletter

Il tuo browser non è aggiornato!

Aggiornalo per vedere questo sito correttamente. Aggiorna ora

×