Oroarezzo al Top

Ci siamo. Dal 13 al 16 maggio la kermesse toscana torna alla ribalta con molte novità, grazie a nuovo layout espositivo, nuovo claim e la presenza del top del Made in Italy, insieme ai distretti orafi di Valenza e Vicenza


  • Matteo Farsura, Exhibition Manager, Adelaide Ruzzi, Project Leader, Marco Carniello, Global Exhibition Director, Michela Amenduni, Marketing Manager

    Matteo Farsura, Exhibition Manager, Adelaide Ruzzi, Project Leader, Marco Carniello, Global Exhibition Director, Michela Amenduni, Marketing Manager

Negli ultimi due anni, le manifestazioni fieristiche hanno avuto una forte ripresa. Possiamo anzi dire che c’è stato un incremento ulteriore della qualità dell’offerta da parte di tutti gli “attori”, grazie a una maggiore selezione “a monte” sia da parte degli organizzatori che delle aziende, sia “a valle”, da parte dei buyer che, in un momento di grande caos, hanno invece trovato nelle fiere un punto di riferimento. Questo fenomeno di puntare al rialzo si può notare anche a Oroarezzo, la cui edizione 2023 verrà ricordata come quella delle “prime volte”: la manifestazione ha una nuova veste, con layout più ordinati e spazi con una divisione merceologica più netta, in modo da permettere una più facile individuazione delle aree di interesse, oltre che un’esperienza di business e di acquisto molto efficace. I padiglioni sono stati occupati tutti: l’idea di base di Italian Exhibition Group è quella di raccontare la gioielleria anche attraverso il percorso di visita, per esaltare al massimo la produzione Made in Italy, comprensiva come sempre di oreficeria e argenteria ma ora anche di gioielleria. Oroarezzo 2023 ha infatti visto coinvolto, accanto ai distretti orafi di Arezzo e Vicenza, anche quello gioielliero di Valenza, al debutto nella kermesse toscana, segnando dunque un momento di rilancio della centralità della manifattura orafa italiana sul mercato internazionale. Grazie a questa maggiore completezza di filiera, i buyer possono trovare anche i partner più adatti per realizzare una propria linea di prodotto, con il proprio brand, un fenomeno che si sta diffondendo rapidamente fra le catene di negozi e i department store, soprattutto in Europa e in Usa. La richiesta da parte delle private label è ormai un mainstream del settore, e Oroarezzo dispone ora di un parterre espositivo tale da soddisfare ogni genere di esigenza. Il nuovo claim, Shaping Jewelry Ideas, nasce proprio da qui. Da ultimo, vanno ricordate anche l’area cash & carry, accessibile al pubblico, e Premier, lo storico concorso della fiera aretina, grande momento di confronto per scoprire le ultime tendenze. «Un mix che guarda ai buyer dei mercati consolidati dell’export, Est europeo, USA e Middle East» – aggiunge Adelaide Ruzzi, Project Leader della Jewellery & Fashion Division di IEG - «e grazie alla collaborazione con ICE e MAECI anche a Sud Est Asiatico e Sud America».

OROAREZZO: DARE FORMA AI GIOIELLI 

A valorizzare l’evoluzione di Oroarezzo e il suo posizionamento ancora più marcato sull’eccellenza della manifattura orafa, argentiera e gioielliera il nuovo claim e un restyling del logo. «Shaping Jewelry Ideas» – spiega la Marketing Manager Jewellery & Fashion Division di IEG Michela Amenduni – «è la promessa di Oroarezzo, piattaforma dove le idee si traducono in creazioni preziose. L’attenzione è tutta sull’anima creativa, il saper fare e l’innovazione degli espositori, aziende produttive che, assieme alle soluzioni tech presenti in fiera, sono i fornitori ideali per i brand, le catene e le insegne che intendono sviluppare collezioni a proprie e private label. Anche il logo, rivisto nelle linee essenziali e pulite, contribuisce a centrare la visual identity di Oroarezzo sul core dell’offerta B2B».


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