THE TALK: Il Mio Bisogno di Eccellere

I gioielli di Philip Crangi sono un vero esempio di artigianato moderno: orgogliosamente realizzati a mano a New York ma venduti quasi esclusivamente online


I suoi gioielli sono fatti a mano a New York. Puoi dirci in cosa si distingue l'artigianato orafo della Grande Mela?
Tutti i miei gioielli sono realizzati nel mio studio a Manhattan. New York vanta una lunga storia di eccellenza artigianale nella gioielleria. Penso che l'elevato livello di competizione sia da incentivo a puntare all’eccellenza, per distinguersi in un campo affollato. La trovo una sfida stimolante.

Riesce a fare un parallelo tra il made in New York e il made in Italy? Quali sono le differenze? Quali i punti in comune?
È difficile fare un confronto tra ciò che si realizza a New York e la lunga storia di eccellenza che il "made in Italy" rappresenta. Penso di non essere l’unico a considerare il lavoro italiano come una fonte d’ispirazione, sia per quanto riguarda il design che per l’artigianato. Detto questo, come gli italiani, ci impegniamo a migliorarci. Direi che condividiamo lo stesso tipo d’esuberanza e l'energia con cui ci approcciamo al nostro lavoro.

Quanto l’emergenza Covid-19 ha cambiato il suo modo di fare business?
Negli ultimi dieci anni ci siamo concentrati nello spostare la nostra attività dalla vendita all'ingrosso a un modello diretto al consumatore. Attualmente, l'80% delle nostre vendite avviene attraverso i nostri siti Web, quindi siamo stati molto fortunati durante il lockdown, in realtà abbiamo registrato il nostro mese migliore a maggio. In futuro, raddoppieremo i nostri sforzi in questa direzione, investendo più risorse nel nostro business online.

Qual è la situazione a New York: qualcosa sta iniziando a muoversi?
Tutti a New York, in questo momento, sembrano usare molta cautela. Siamo stati duramente colpiti dal virus, non tanto quanto l'Italia ma negli Stati Uniti è stata la zona più toccata, penso che ci vorrà un po’ prima che le cose ritornino alla normalità. Le rivolte e le agitazioni razziali hanno peggiorato il senso di terrore. Un’apertura in ogni caso si intravede, la tensione si sta lentamente allentando, siamo stati in grado di aprire il nostro studio, la scorsa settimana, organizzando turni di lavoro. 

Quali misure avete adottato per ridurre gli effetti del lockdown?
Abbiamo investito molta energia nella promozione sul web ottenendo grandi risultati, questo ci ha consentito non solo di mantenere tutti i nostri dipendenti ma anche di far crescere la nostra attività.

Su cosa punta per la ripartenza?
Dopo 3 mesi di lontananza dal mondo dei gioielli, in cui ho avuto tanto tempo per riflettere, torno sentendomi davvero ispirato e pronto a rimettermi al lavoro. Mi entusiasma l’idea di poter ampliare la mia linea di fine jewelry, lavorando con nuovi materiali e pietre preziose.

Una sfida per il futuro?
Produrre creazioni sempre più belle!

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