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Vicenzaoro Highlights, Settembre 2025: Vicenza Sempre Più Tecnologica

A conclusione della prima edizione di The Vicenza Symposium, Damiano Zito, Presidente del Comitato Scientifico, traccia la overview di questo nuovo appuntamento IEG dedicato alle tecnologie


Si è conclusa ieri, 4 settembre, la prima edizione del The Vicenza Symposium nella Basilica Palladiana, che ha accolto circa un centinaio di partecipanti provenienti da ben 13 Paesi per assistere a tre giorni di presentazioni scientifiche. Per meglio comprendere il valore di questo nuovo appuntamento ci viene in aiuto la overview di Damiano Zito (AD di Progold S.p.A.) presidente del Comitato Scientifico dell’evento: «Il settore del gioiello e dell’accessorio moda si confronta oggi con trasformazioni profonde, che richiedono approcci tecnici rigorosi, ricerca avanzata e nuovi linguaggi produttivi. The Vicenza Symposium nasce per offrire uno spazio indipendente, internazionale e autorevole dedicato a chi sviluppa materiali, processi e soluzioni nell’ambito della gioielleria, del bijoux evoluto e delle componenti funzionali e decorative del fashion system. Non si tratta di un evento commerciale o promozionale, ma di un’occasione di confronto tecnico-scientifico tra professionisti, tecnologi, ricercatori e figure operative che lavorano ogni giorno per innovare in modo concreto. Le sessioni del simposio hanno affrontato temi come metallurgia applicata, processi di fusione, manifattura additiva, saldature e trattamenti termici, normative emergenti, finiture, lavorazioni meccaniche e comportamento nel tempo dei materiali. Particolare attenzione è stata data anche alle applicazioni ibride tra gioiello e accessorio, ai temi di sostenibilità e alla tracciabilità dei processi. In un momento in cui il confine tra gioiello, fashion e industria tecnica è sempre più fluido, The Vicenza Symposium si propone come piattaforma utile per condividere conoscenza, validare approcci sperimentali, discutere risultati e contribuire a definire standard futuri. Chi ha scelto di partecipare al simposio lo ha fatto per ascoltare dati, confrontarsi su metodi, e tornare in azienda con una visione più solida e informata. Solo attraverso il rigore del confronto tecnico e l’apertura alla collaborazione trasversale è possibile costruire una filiera innovativa, affidabile e competitiva a livello internazionale».

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