Lo Showroom che Verrà

Davide Martini e Matteo Farsura di IEG ci spiegano come e chi esporrà a Voice, l’evento che a settembre ridarà slancio all’industry


Immaginare qualcosa di diverso da quello che si è sempre fatto, anche con successo. E soprattutto, farlo subito. Adesso. Gli input che arrivano dal quartier generale di IEG e di Fiera di Vicenza sono questi. E il perché è chiaro: bisogna agire in fretta per permettere al comparto gioielliero italiano di ripartire nel migliore dei modi. La squadra è al lavoro già da settimane, e fra costoro c’è anche chi sta coordinando quello che sarà il Look&Feel di Voice, il nuovo format pensato per la ripartenza del settore. 

Ecco dunque cosa ci ha detto a riguardo il brand manager Davide Martini: «Voice è stato pensato in base alle esigenze e problematiche che il mercato sta riscontrando in questo momento. Gli spazi espositivi saranno moduli aperti progettati tenendo in considerazione la necessità di distanziamento fra le persone per questioni di sicurezza. Nel complesso, ci sarà infatti un’uniformità di insieme, un mood scelto e studiato dal team di professionisti di IEG che creerà l’atmosfera di un grande showroom, sempre all’insegna dell’eleganza che contraddistingue le manifestazioni vicentine, ma senza diversificazione nella grandezza e nello stile dei singoli brand, se non per una personalizzazione necessaria e identificativa delle singole aziende. Al di là delle esigenze di sicurezza sanitaria, crediamo fortemente che ora più che mai sia necessario aprirsi anche fisicamente al confronto con gli altri, non solo con i buyer che saranno lì per ammirare e toccare finalmente con mano le nuove collezioni finora tenute nel cassetto, ma anche con i colleghi. Solo così si potrà capire quali sono le problematiche più urgenti da affrontare per cercare di risolverle insieme e rimettere in moto l’industry. Dopo tutto, chiudersi dentro uno stand anche "solo" per tutelare il proprio prodotto dalla concorrenza è obsoleto, perché oggi basta farlo fotografare da un influencer o da un buyer e un attimo dopo è già online. Questa emergenza potrebbe farci superare certe vecchie abitudini. Il format si chiama Voice proprio per questo, per dare voce a tutti, in un reciproco scambio di informazioni e punti di vista di chi il settore lo porta avanti. In sostanza, l’impressione sarà proprio quella di prendere parte a un grande evento internazionale, volutamente scollegato da Vicenzaoro, di tono più smart, in linea con i tempi che stiamo vivendo. La hall 7, che di solito ospita gli stand più imponenti di Vicenzaoro, sarà occupata da un boulevard con alberi alti fino a 5 metri, per creare un’allure piacevole, di grande comfort per tutti i visitatori. Settembre è da sempre il momento più importante dell’anno perché rappresenta anche l’ultimo a ridosso degli acquisti per il Natale, ed era quindi indispensabile che noi dessimo un segnale forte ai nostri espositori». 

Ad attendere settembre per esporre le proprie novità a Voice saranno non solo i brand, ma anche chi si occupa di tutti gli step precedenti della filiera, dalle aziende dell’high tech a quelle dei semilavorati. “Voci” seguite direttamente da Matteo Farsura, Brand Manager Jewellery & Fashion di IEG. «Vivere all’improvviso una simile emergenza ci ha avvicinati nel dialogo, ed è subito risultata palpabile l’esigenza di restituire ai nostri clienti il valore aggiunto del contatto fisico, perché, per la sua complessità di lavorazione, la manifattura italiana ha bisogno di essere apprezzata dal vivo più di qualunque altra. Per questo, abbiamo iniziato subito a immaginare un format più facile e snello, ma che contemplasse sempre una parte dedicata all’esposizione del prodotto, e nel frattempo anche a dare il giusto supporto tecnologico alle aziende, per permettere loro di restare nel mercato e di attrezzarsi nel modo più appropriato per costruire la loro vetrina digitale. Ormai non si può pensare di continuare a fare business solo nel modo tradizionale, quindi tanto vale attrezzarsi nella dovuta maniera per restare competitivi. Abbiamo così deciso di mettere a disposizione dei nostri clienti l’importante know how di IEG, che in queste settimane difficili ha propiziato l’incontro fra imprese e chi poteva fornire loro un servizio corretto. Una delle difficoltà maggiori riscontrate dagli imprenditori è infatti spesso quella di riuscire a scegliere il partner più adatto, e noi li abbiamo aiutati proprio in questa fase delicata, a integrare l’incontro domanda-offerta in modo virtuale, magari anche semplicemente con l’aggiornamento del sito internet e la realizzazione di foto professionali che mettessero in evidenza le caratteristiche del prodotto. Se nella primissima fase di lockdown a chiederci questo genere di supporto erano per lo più le aziende di oreficeria, man mano che le settimane passavano si sono aggiunte anche quelle dell’high tech, dei macchinari, che ovviamente hanno subito lo stop prolungato delle aziende. A Voice ci sarà dunque una ricca rappresentanza di tutti gli step della filiera, dal produttore di macchinario al gioiello fatto e finito, e la visita sarà agevolata dalla suddivisione in aree a tema: tecnologia, produzione, brand fashion e alta gioielleria».

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