Il Digitale in Tasca con Art&sofT

Danilo Alagi, CEO della Art&sofT, spiega come tecnologia, creatività ed estetica possano accordarsi in un mondo oramai digitalizzato, offrendo un’esperienza d’acquisto di alto valore


State importando il concetto di phygital nel mondo della gioielleria d’alta gamma. 
Quanto è importante, oggi, per le boutique di gioielli allinearsi con queste nuove strategie di marketing e perché?
A mio avviso è ormai indispensabile, vista l’abitudine che, oggi, tutti abbiamo nell’accedere a qualsiasi tipo di prodotto tramite il digitale. Il phygital è estremamente calzante per l’alta gamma, perché non riguarda solo la vendita di un prodotto o di un servizio, ma offre un’esperienza. Se l’alta gamma si munisse degli strumenti giusti, riuscirebbe a rendere meno fredda e anonima quella che è l’esperienza di acquisto. Personalmente credo che sia più utile all’alta gamma che a un settore di target più basso. 

Con la piattaforma digitale XOX, offrite proprio tali strumenti. Com’è nata l’idea?
È stato un progetto cresciuto naturalmente nel tempo. Affiancando i nostri clienti sia negli uffici commerciali dei brand, sia nelle fiere, sia nelle grandi boutique, e poi ancora collaborando con grandi marchi come Rolex, Cartier, Patek Philippe, Gucci, abbiamo digitalizzato tutto quello che ci veniva richiesto o che capivamo potesse essere di interesse. Ci siamo trovati così con un prodotto software che oggi è una suite completa a 360°. Non è stata un’intuizione chiara fin dal primo giorno ma il frutto di un’esperienza che ha tenuto conto delle necessità di tutti, nell’avere raggruppate ogni fase esecutiva commerciale e di analisi in una propria piattaforma digitale, non in ultimo di avere un unico database centralizzato. 

Ci può parlare dei diversi strumenti che XOX offre e di quali possano essere i vantaggi nell’adoperarla?
Facendo una sintesi di quello che è un ambito di operatività analitico molto vasto, il più grande vantaggio è di conoscere ogni tipo di informazione in tempo reale: dalla giacenza in magazzino agli ordini in arrivo fino alle preferenze del potenziale cliente e allo storico della navigazione del cliente sul sito internet. Una centralità di informazioni che unisce gli aspetti gestionali a quelli di profilazione della clientela, insomma un vero e proprio “pannello di controllo” per il commerciale. Il gioielliere può disporre di una dashboard che digitalizza e sintetizza le informazioni di azienda, con storico della situazione attuale e addirittura previsionale. Le previsioni possono essere di massa oppure per ogni singolo cliente o potenziale tale.

La Art&sofT ha un’esperienza ventennale. Quanto è cambiata la mission dell’agenzia nel tempo? Quali i successi più importanti che siete riusciti a raggiungere?
Sin dalla sua fondazione, l’agenzia ha sempre avuto due anime, una creativa e l’altra tecnologica. All’inizio, però, questi due aspetti non comunicavano in maniera organica, perché le tecnologie non lo permettevano: le nostre soluzioni permettevano di mostrarsi e comunicare col pubblico ma poi si rimaneva in uno stato di attesa, per poter aumentare le vendite. L’esperienza e la tecnologia di oggi ci pongono in una condizione attiva e non passiva. Tramite il digitale, siamo in grado di raggiungere in maniera diretta la clientela potenziale e acquisita, riusciamo a solleticare l’interesse, ribadire la presenza, essere comunicativi e capillari allo stesso tempo. Credo che il nostro successo sia dovuto al fatto che da sempre ci siamo dedicati esclusivamente al settore dei preziosi, questo ha fatto in modo di accrescere il know-how in maniera importante. 

Quali le sfide da affrontare nel futuro?
Il nostro obiettivo è di continuare a tenere i nostri clienti aggiornati sia sulle tecnologie sia sulle metodologie di lavoro più all’avanguardia. In futuro vogliamo portare l’esperienza digitale a un livello più alto. Vorremmo che la tecnologia che mettiamo a disposizione dei clienti non offra solo un report utile per le decisioni di un imprenditore ma che suggerisse proprio le decisioni. Stiamo già sperimentando l’intelligenza artificiale a ogni livello, per educarla alle esigenze specifiche dell’alta gamma.

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