InBilico e Nove25: Free to Shine

Argento e diamanti lab-grown per la prima collezione di gioielli nata dalla collaborazione tra i due brand milanesi, Nove25 e InBilico


  • Roberto Di Benedetto

    Roberto Di Benedetto

Da una parte Roberto Dibenedetto, deus ex machina del celebre brand milanese Nove25, da oltre 20 anni riconosciuto in Italia e all'estero per la sua capacità di rivoluzionare il gioiello in argento, per forme, volumi, fascia prezzo e soprattutto per il concept My Nove25 che consente di personalizzare il gioiello con un configuratore realizzato ad hoc dall'azienda.

Dall'altra Fiammetta Cicogna, co-founder del brand InBilico che in soli due anni ha portato sul mercato italiano gioielli realizzati con diamanti lab-grown, facendosi pioniere di una nuova cultura etica in fatto di gioielli.

Come è nata questa partnership?
«Ci siamo conosciuti durante Vicenzaoro», ci racconta Roberto Dibenedetto. «Avevo già iniziato a studiare il mondo dei lab-grown diamonds e ci siamo resi conto che il suo immenso potenziale già in qualche modo faceva parte del mondo Nove25, comprendendo però la necessità di far conoscere il diamante coltivato a un pubblico che ancora non ne sa nulla. L'idea di una capsule ci è venuta subito perché entrambi abbiamo voglia di fare sempre qualcosa di diverso».

Aggiunge Fiammetta Cicogna: «Negli Usa e nel Nord Europa il mondo dei diamanti da laboratorio è un concetto già più sviluppato. Il nostro claim, "Free to Shine", è un inno alla libertà di brillare e la scelta del serpente, come icona della collezione, è rappresentativo sia per Nove25 sia per me come donna, come concetto di forza, di libertà, di unione», conclude Fiammetta.

Cosa ha attratto l'uno all'altro?
«Ci ha uniti la voglia d fare qualcosa di diverso e di rompere gli schemi», continua Roberto. «È partita un'onda che ha fatto si che ci incontrassimo, una bellissima opportunità che ci ha fatto entrare subito cosi in sintonia».

Eticità e sostenibilità. Qual è la vostra posizione al riguardo?
«Quando parlo di sostenibilità, mi piace l'espressione "illuminismo tecnologico". Io sono entrata in gioielleria dalla pietra, ci spiega Fiammetta. È stata la tecnologia dietro alla creazione della pietra più preziosa a catturare la mia attenzione. Ho trovato un'energia così sexy dietro dietro all'idea di fare un diamante! La decisione di farli in laboratorio è perché siamo sicuri che ad Anversa, dove vengono prodotti, venga utilizzata solo energia rinnovabile. Perché se oggi decidi di lanciare un brand nuovo è tuo dovere rispettare un codice etico», chiarisce.

Aggiunge Roberto Dibenedetto: «Siamo sul mercato con un nuovo prodotto per fidelizzare i clienti, perché sperimentare ci dà molta soddisfazione. Tornando al tema della sostenibilità, per noi questo è tutto legato al concetto della personalizzazione, e visto che a breve lanceremo il progetto Nove25 Gold, la sostenibilità per noi dipende sempre dal fatto che un gioiello viene messo in produzione solo su richiesta del cliente».

Conclude Fiammetta Cicogna: «In questa collaborazione è importante raccontare tutto, dalla sostenibilità al prodotto. Bisogna creare una cultura per il cliente, con l'obiettivo, per il futuro, di smettere di parlare di sostenibilità perché i valori etici dovrebbe essere intrinseci».

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Roberto Dibenedetto


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