La Nuova Geografia della Gioielleria
Da Madison Avenue alle strade più cool di Parigi, Tokyo, Los Angeles e Milano, marchi indipendenti e storici tornano a puntare sui negozi fisici, investendo in spazi che offrono un’esperienza autentica e coinvolgente
Era il 1986 quando Marina B apriva il suo primo spazio su Madison Avenue. Ora, il brand ritorna su quella stessa strada, con l’inaugurazione di una nuova boutique prevista per aprile, aprendo un nuovo capitolo che celebra la storia e l’evoluzione della maison. Lo spazio è pensato come uno scrigno prezioso, che ospita i gioielli del passato e le nuove interpretazioni di uno stile in continua trasformazione. Un mix di memoria e contemporaneità che si fonde in un ambiente esclusivo e ricercato, capace di esprimere lo stile di una designer che ha saputo plasmare con audacia la sua visione. Ma il ritorno di Marina B su Madison Avenue non è un caso isolato. A febbraio, il Financial Times ha dedicato un articolo al fenomeno, titolato “Why Madison Avenue is the new ‘it’ jewellery destination in New York”. La strada è diventata la nuova meta del lusso a New York, grazie a un mix di affitti più accessibili e a una clientela esclusiva, residente nel cuore dell’Upper East Side. Qui, marchi affermati ed emergenti stanno aprendo boutique che si allontanano dalla frenesia turistica per offrire un’esperienza più intima e sofisticata. «Il retail, in qualsiasi grande città, è ciclico: anche a Parigi, a volte bisogna essere sugli Champs-Élysées, poi tutti scappano e poi tornano», afferma nello stesso articolo Hélène Poulit-Duquesne, CEO di Boucheron, che ha aperto un negozio al 747 di Madison Avenue lo scorso settembre. «Nell'ultimo anno circa, Madison è tornata a essere un punto di riferimento, con Hermès che vi ha trasferito il suo flagship store e Van Cleef & Arpels che ha aperto una boutique. È una via dove le persone più ricche di New York vengono a fare shopping». FoundRae, con i suoi gioielli simbolici e personalizzabili, ha inaugurato un nuovo spazio al civico 777 della stessa strada: un ambiente ispirato al celebre appartamento rosso di Diana Vreeland su Park Avenue, ricco di oggetti curiosi e suggestioni eclettiche. Al secondo piano del numero 1000, Sophie Bille Brahe ha portato l’essenzialità poetica del nord, con i suoi delicati disegni floreali. In arrivo a maggio al civico 743, Jessica McCormack aprirà le porte del suo universo fatto di diamanti, influenze vittoriane e georgiane, e una raffinata lavorazione artigianale. Quello che sta accadendo su Madison Avenue si riverbera altrove. A New York, Parigi, Tokyo, Los Angeles e Milano, i marchi indipendenti stanno puntando sui negozi fisici, investendo in spazi che offrono un’esperienza autentica e coinvolgente. Se l’e-commerce e il metaverso rappresentano il futuro per alcuni, per altri è evidente che il vero progresso passa dal recupero di una dimensione più umana e reale.
Spinelli Kilcollin, per esempio, ha aperto il suo primo flagship store al 91 di Crosby Street - New York. Una boutique, si, ma anche una galleria d’arte dove l’esperienza d’acquisto si trasforma in un viaggio sensoriale, tra sculture, materiali inediti e superfici che raccontano la storia del brand. I clienti possono creare il proprio gioiello, in collaborazione con il team di designer, e sentirsi, così, parte di qualcosa di unico e irripetibile.
A Milano, proprio questo aprile, ha invece aperto il nuovo negozio di Tiffany & Co. nella prestigiosa sede di Palazzo Taverna, un edificio storico di stile neoclassico costruito nel 1835 e una delle più raffinate residenze aristocratiche di Via Monte Napoleone. «Una destinazione fatta di lusso e di scoperte, il nostro nuovo negozio di via Montenapoleone invita Milano a un inedito sguardo sulle meraviglie di Tiffany & Co. Progettato dal celebre architetto Peter Marino e ispirato a The Landmark di New York, è un polo culturale colmo di arte, eccellenza artigianale, ospitalità. Qui in esposizione, vi è la più grande selezione al mondo di creazioni provenienti dagli Archivi Tiffany», ha dichiarato Anthony Ledru, Presidente e Chief Executive Officer, Tiffany & Co. Il negozio è il più grande di Tiffany in Europa e celebra i quasi 200 anni di storia della Maison.
Esemplare anche la strategia “fisica” di marchi tradizionali italiani, come FerriFirenze, che ha scelto di rinnovare il suo concetto di esclusività attraverso la formula dei pop-up, creando teatri itineranti del lusso che si spostano tra le città più significative del mondo: Londra, Hong Kong, Cipro, Bangkok. Gli eventi, ospitati in location prestigiose come il Mandarin Oriental di Dubai o il Four Seasons di Hong Kong, diventano un’occasione unica per entrare nel mondo di FerriFirenze, per immergersi nella storia e nella cultura fiorentina che caratterizzano ogni creazione. Vivere esperienze reali dunque (e forse per fortuna) è ancora attraente. La boutique diventa il fulcro di un rapporto privilegiato tra chi crea e chi cerca qualcosa di diverso. Mentre il progresso è sempre più virtuale, chi investe nel retail fisico sta scegliendo di ritrovare un ritmo più lento, più autentico, più intimo. Un ritorno ai legami umani come strumento per risvegliare e coltivare le nostre capacità multisensoriali.
Spinelli Kilcollin flagship store at 91 Crosby Street – New York
Pop-up Store Ferri Firenze