Tubogas & Co.
Tiina Smith, fondatrice di Tiina Smith Jewelry, ci regala alcune suggestioni sui marchi italiani evergreen negli States
«Sebbene abbiano un'estetica decisamente diversa, Bulgari e Buccellati sono marchi italiani classici che hanno da sempre un vasto appeal negli Stati Uniti. Le caratteristiche catene di Pomellato sono le preferite ed evergreen perché funzionano con tanti stili diversi, mentre lo stile di Marina B continua a trovare un nuovo pubblico. Tornando a Bulgari, si può dire che un suo gioiello, qualsiasi esso sia, è uno status symbol negli Stati Uniti, ma in particolare i pezzi che evidenziano il loro straordinario senso del colore e l'uso di pietre cabochon. Di solito i nostri clienti cercano i pezzi più insoliti, ma non si sbaglia mai se si punta sui classici Tubogas. Quanto a Marina B, la sua estetica decisa è oggi riscoperta da una nuova generazione di collezionisti: adorano i suoi orecchini e la versatilità delle sue collane di perline. I collezionisti adorano i gioielli italiani per la maestria artigianale e il design accattivante, ma anche per il senso del divertimento: si può quasi dire che quello italiano è un gioiello serio pensato per il puro diletto. L'artigianato made in Italy è rinomato in tutto il mondo: e infatti la migliore gioielleria italiana è nota per la sua eccezionale lavorazione dell'oro, il design vivace e soprattutto per l’abile uso di pietre colorate. Personalmente, amo Bulgari e sono sempre alla ricerca di pezzi risalenti al primo periodo della maison. Di recente è entrato a far parte della collezione di Tiina Smith Jewelry un pezzo spettacolare dell'era retrò - un bracciale con fibbia in oro rosa accentuato da diamanti e rubini – una vera rarità, iconica degli anni '40. Abbiamo avuto la fortuna di gestire molti gioielli insoliti e rari. Attualmente abbiamo un paio di orecchini “Mamma Pesce” con gemme proveniente dalla collezione Animalia di Bulgari (un paio simile è stato presentato nella retrospettiva Bulgari 2010 al Grand Palais ed è pubblicato sulla monografia della mostra), oltre a un paio eccezionale di orecchini Marina B Cuf, illustrati nella monografia a lei dedicata».