With Verus, the tradition of Sicilian majolica is all the more precious

L’azienda di Caltagirone rinnova il concetto estetico delle classiche Teste di Moro, arricchendole con smeraldi, rubini e diamanti


Le ceramiche di Caltagirone hanno una tradizione antichissima, che risale a ben prima dell’anno mille, a quell’827 d.C. che segnò la conquista araba dell’isola che importò dall’Africa la cultura di quest’arte. Ma qual è il link che unisce le ceramiche sicule al mondo dei preziosi contemporanei? A svelarlo sono Francesco Alparone, abile vasaio e cofondatore dell’azienda insieme a Filippo Vento, l’anima commerciale, che con il brand Verus hanno voluto reinterpretare il concetto della maiolica antica, plasmando oggetti di altissimo valore estetico arricchiti da gemme importanti. Dalle mani di Francesco nascono teste di Moro che di classico hanno solo la forma dei vasi, che si illuminano al centro della fronte, sui lobi delle orecchie o sul turbante con smeraldi, rubini e diamanti incastonati a modi di spille o gioielli. Ecco così Alika, testa di Moro femminile con un copricapo di un blu intenso, rifinito da un “punto luce” composto da un rubino con diamanti, in pendant con la collana in oro e il suo ciondolo, sempre con rubino. E poi ancora, la testa di Moro Crono, caratterizzato da corona e turbante con rubino, dettagli in oro e diamanti, e Rhéa, che presenta diadema e orecchini con diamanti. Solo tre delle creazioni della Collezione Koinè, la più particolare e preziosa delle linee Verus, capace di attirare estimatori da tutto il mondo.

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