Crescendo e Allegra di FerrariFirenze
Sono le ultime due collezioni dell’azienda fiorentina con headquarter in un’aristocratica villa del Cinquecento, icona del made in Italy di ieri e di oggi
Su uno spartito musicale, il termine “crescendo” invita l’artista a un graduale aumento dell’intensità del suono, in un’escalation di potenza ed energia fino a raggiungere il climax. Prende spunto da questo concetto di perenne evoluzione l’incipit ispirazionale che ha portato gli abili artigiani di FerrariFirenze al bozzetto finale di Crescendo. Collezione che per questa sua natura dinamica incarna perfettamente l’idea principe all’origine stessa del brand, nato una decina di anni fa dalla collaborazione fra l’imprenditrice Ilaria Furlotti e l’artigiano orafo Giulio Ferrari. Un progetto che trova nel suo dna elementi come la qualità delle materie prime, tutte conflict free, il dettaglio delle lavorazioni rigorosamente fatte a mano, e un design concept capace di spaziare dal prezioso background estetico della Firenze più nobile, a linee contemporanee di taglio sperimentale.
Alle dolci volute di questa parure si contrappone l’eleganza semplice e pura di Allegra, dove diamanti champagne e white, oro e smalti - proposti nelle versioni Blue Navy, Green Malachite e Light Pink - si poggiano con delicatezza sui petali fatti a mano di fiori immaginari e perciò inediti. Nessun effetto dejà – vu, quindi, ma un’innata voglia di giocare con tradizione e modernità insieme, così come suggerisce il luogo scelto per headquarter, Villa Corsi Salviati, aristocratica residenza del Cinquecento alle porte del capoluogo toscano, che per sua natura stimola a un proficuo confronto fra ieri e oggi.
Alle dolci volute di questa parure si contrappone l’eleganza semplice e pura di Allegra, dove diamanti champagne e white, oro e smalti - proposti nelle versioni Blue Navy, Green Malachite e Light Pink - si poggiano con delicatezza sui petali fatti a mano di fiori immaginari e perciò inediti. Nessun effetto dejà – vu, quindi, ma un’innata voglia di giocare con tradizione e modernità insieme, così come suggerisce il luogo scelto per headquarter, Villa Corsi Salviati, aristocratica residenza del Cinquecento alle porte del capoluogo toscano, che per sua natura stimola a un proficuo confronto fra ieri e oggi.