I Traguardi di Oroarezzo

Il coraggio del cambiamento ha premiato l’evoluzione di Oroarezzo, che ha archiviato la sua 42° edizione con numeri da record: + 40% di visite rispetto al 2022 da oltre 100 Paesi, + 400 di buyer da 55 Paesi e 350 espositori. Il tutto seguendo la nuova formula “Shaping Jewelry Ideas”, firmato come tutto l’evento da IEG Italian Exhibition Group. In primis, la novità più evidente, quella del nuovo layout espositivo, con una divisione merceologica più netta per permettere una migliore individuazione delle aree di interesse, un’esperienza di business e di acquisto molto efficace, e per raccontare la gioielleria anche attraverso il percorso di visita. Al centro dell’evento, oggi più che mai è stata la produzione Made in Italy, comprensiva come sempre di oreficeria e argenteria ma ora anche di gioielleria. Oroarezzo 2023 ha infatti visto coinvolti anche i distretti orafi di Valenza e Vicenza, al debutto nella kermesse toscana, segnando dunque un momento di rilancio della centralità della manifattura orafa italiana sul mercato internazionale. 

Contemporaneamente, si è svolto come sempre il talent di Oroarezzo, Première, giunto alla sua 32° edizione, che quest’anno aveva come tema la Luce e la sua interpretazione in gioielleria. Il concorso ha visto 56 creazioni in gara, presentate da altrettante aziende (l’elenco completo è su oroarezzo.it/premiere), e fra queste 13 sono state premiate dalla giuria presieduta da Beppe Angiolini, presidente onorario Camera Nazionale Buyer della Moda, nonché Ambassador di Oroarezzo e Art Director. Questo l’elenco dei vincitori a vario titolo: Moraglione 1922, Quadrifoglio, F.A. Gioielli, Artlinea, Anima. Silver Light Group, Gobi Preziosi, Veneroso, Daniela Neri. Grazziella Braccialini, Giordini, Unoaerre Industries, Alunno & Co., cui si è aggiunta D’Orica con una menzione speciale. La sezione Talents’ Under 30, ha visto poi trionfare Marta d’Ambrosio, studentessa dell’Istituto Tecnico Professionale Orafo Arezzo, con il gioiello intitolato “Luce è vita”.

A Oroarezzo 2023 hanno trovato spazio anche temi ormai mainstrean anche nell’industry gioielliera, vale a dire sostenibilità e parità di genere. Lunedì 15 si sono per esempio tenuti i consegni “Oro etico certificato: soluzioni per l’acquisto di materia prima sostenibili” ed “Ecosostenibilità e qualità dei trattamenti e rivestimenti delle superfici per oreficeria e gioielleria”, mentre Federorafi ha portato sul palco il tema fondamentale “Convenzione di Vienna”. Quanto alla parità di genere, due le voci principali e autorevoli che l’hanno affrontata. 

Iris Van er Veken, direttrice esecutiva e segretaria generale di Watch & Jewellery Initiative 2023, ha ha ribadito che la resilienza ai cambiamenti climatici, la tutela della biodiversità, anche nella catena dellelle forniture, e il rispetto dell’inclusività e dei diritti umani e l’adozione degli obiettivi ESG devono esserere costantemente monitorati e condivisi. Per la presidente di Italpreziosi Ivana Ciabatti , «si dice da tempo in Italia che più donne impegnate in posizioni chiave potrebbero dare un contributo importante alla crescita del PIL. Non perché siano più brave degli uomini, ma perché hanno caratteristiche complementari agli uomini per il raggiungimento degli obiettivi per un mondo più equo, più sostenibile, che fa bene al Pianeta e al business».