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News to know: Il Design Thinking Applicato al Gioiello

“Essere più inclusivi per crescere assieme”. Così Paola De Luca invita i player del settore a valutare un nuovo modo di concepire il gioiello


Il concetto di design circolare applicato alla gioielleria. Questo il tema di cui si è discusso ieri durante la prima parte del TV Talk organizzato da Trendvision Jewellery + Forecasting, il primo Osservatorio indipendente di IEG Italian Exhibition Group specializzato nel forecasting del gioiello. Sul Main Stage L’inchiesta, condotta prima della guerra in Ucraina ma aggiornata negli ultimi giorni, conferma gli ottimi risultati del 2021 con circa il 60% degli intervistati che dichiara di non aver subito cali del fatturato nel 2020 o di averli completamente recuperati nel 2021. Cruciale per il recupero la straordinaria competitività sui mercati internazionali, con le esportazioni che hanno toccato il record di 8,5 miliardi di euro per oreficeria e bigiotteria e di 7,5 miliardi per i soli gioielli in oro, grazie agli ottimi risultati soprattutto negli Stati Uniti che rafforzano il proprio ruolo di primo sbocco. In un quadro di diffuso ottimismo, con oltre della Hall. 7, Paola De Luca, Founder e Creative Director dell’osservatorio, ha guidato una discussione al femminile su un concetto che offre importanti opportunità di crescita per il settore. Inclusione, strategie di sostenibilità, nuovi codici estetici sono tra le parole chiavi del design thinking, secondo cui un il 73% delle imprese che si aspettava una ulteriore crescita del fatturato nel 2022, l’inchiesta evidenziava già a gennaio, tra le principali criticità, i prezzi delle materie prime e i ritardi negli approvvigionamenti, difficoltà esacerbate dall’invasione russa in Ucraina: circa il 78% degli intervistati dopo il conflitto evidenzia un impatto negativo, con l’incremento dei prezzi delle materie prime come maggiore criticità indicata da tutti i partecipanti all’indagine. Significativa la capacità di reazione: 30% delle imprese dichiara di volere modifiche organizzative in seguito allo scoppio del conflitto, in particolare attraverso una reviprocesso creativo non è puramente legato alla mera realizzazione di un prodotto ma abbraccia un sistema di valori e attitudini tesi a migliorare nettamente le attività e a renderle sinergiche. Tra le testimonianze più incisive, quella di Patricia Mweene, Founder del marchio Inonge Zita Jewellery, basato su strategie sostenibili che offrono un positivo impatto nelle comunità estrattive. I suoi gioielli sono pensati e ideati in Danimarca mentre le materie prime sono lavorate in Zambia, in un laboratorio artigianale di solo donne. Il suo è un progetto esemplare che racconta come, attraverso la gioielleria, si possa contribuire allo sviluppo socio-economico di un Paese.

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