Tutti i Primati di JCK

Archiviata un'edizione straordinaria della manifestazione di Vegas, con oltre 17.000 partecipanti e 1.900 espositori


La forza di JCK si vede nei numeri: oltre 17.300 partecipanti e più di 1.900 espositori in una ventina di quartieri diversi suddivisi fra il The Venetian e il Venetian Expo, con i padiglioni AGTA, GEMS e Hong Kong. Un'edizione che ha superato tutte le aspettative, come affermato da Sarin Bachmann, vicepresidente del gruppo di gioielli di RX e leader degli eventi per JCK. "Anche in tempi in cui c'è incertezza nel settore della gioielleria, JCK ha dimostrato ancora una volta di essere il posto giusto per l'intero settore, che si è riunito per reperire prodotti, svelare nuove tecnologie e strategie, apprendere, discutere, fare rete ed effettuare ordini per il resto della stagione di vendita”.

Continuare a rendere JCK il luogo più sicuro e protetto in cui fare affari è stata una mission fondamentale della fiera di quest'anno, obiettivo ottenuto grazie a misure rafforzate, tra cui la convalida della scansione dei badge a ogni ingresso e la scansione del rilevamento delle armi. Parallelamente al business, il team organizzativo ha messo a punto un programma educativo di tutto rispetto, quello dei JCK Talks protratto per quattro giorni con contenuti suddivisi in percorsi incentrati su tematiche mainstream. Molto dinamico anche il Social Stage, tornato dopo il suo straordinario debutto al JCK 2023, un palcoscenico animato da creatori di contenuti e influencer che hanno saputo coinvolgere un ampio pubblico.

Entrando nello specifico, il talk sulla sostenibilità ha riunito innovatori, leader e sostenitori del cambiamento positivo per discutere di un futuro più sostenibile per l’industria della gioielleria. Il panel moderato da Dennis Campbell, professore di amministrazione aziendale ad Harvard, ha avuto come relatori Marie-Claire Daveu, responsabile per la sostenibilità e gli affari internazionali di Kering, il Dr. M. Sanjayan, CEO di Conservation International, Iris Van Der Veken, Direttore esecutivo e Segretario generale di Watch & Jewellery Initiative 2030, Melanie Grant, Direttore esecutivo, Responsible Jewelry Council, Glenn J. Hansen, Fondatore e CEO, Reduce 2, Tiffany Stevens, Presidente, CEO e Consulente legale generale, Comitato di vigilanza dei gioiellieri e Ann Grimmett, vicepresidente del merchandising, Jared.

A sostegno dell'inclusione e della diversità, il programma di JCK ha visto protagonisti anche designer emergenti cosiddetti BIPOC  (Black Indigenous, People of Color Movement), mentre grazie alla collaborazione con il WJA ha ospitato il Generating Community Impact Breakfast incentrato sull'inclusione della disabilità nel settore della gioielleria e dell'orologeria. Inoltre, i designer emergenti della The Black in Jewelry Coalition (BIJC) sono stati ancora una volta presenti al Design Collective, sostenuti dai finanziamenti del JCK Industry Fund.

I giorni di manifestazione hanno messo in risalto due grandi novità di settore: in particolare, De Beers ha annunciato che sospenderà la protezione dei diamanti coltivati ​​in laboratorio destinati alla gioielleria e che la sua fabbrica Lightbox sarà consegnata a una controllata Element Six per diventare un hub di produzione CVD di livello mondiale. Novità che va di pari passo al lancio, sempre firmato De Beers, di Diamond Proof, un rilevatore sintetico a basso costo realizzato per i banconi dei rivenditori, che sarà disponibile alla fine dell'anno. Platinum Guild International USA ha invece fatto parlare di sé per la sua nuova lega di platino Inoveo, offrendo i vantaggi del platino con la semplicità dell'oro bianco.

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