Vicenzaoro Highlights, Gennaio 2023: Un Risultato Storico
Si chiude Vicenzaoro January, l’edizione più brillante nei quasi 70 anni di storia della manifestazione. Cinque giorni di eventi, talk e scambi di idee, che hanno contemplato anche la versione phygital dei preziosi
Ultimo ciak su Vicenzaoro January 2023, e ultimo resumé di questi cinque giorni di business e networking, che hanno visto la città coinvolta in un evento senza precedenti. Al di là dei numeri importanti registrati ai tornelli di ingresso del quartiere fieristico, sotto gli occhi di tutti i presenti, si poteva cogliere l’aria frizzante fra gli stand dei 1300 espositori, protagonisti con le loro novità di pro- dotto dell’edizione più florida nei 70 anni di storia della manifestazione. In un range che va dalla fashion jewelry all’haute joaillerie di marchi riconoscibili su scala globale, visitatori e buyer provenienti da ogni continente hanno potuto trovare soddisfazione nel proprio target di ricerca, comprensivo di ogni fase della filiera, dalla componentistica, al semilavorato fino al packaging, passando per il segmento dei macchinari, in particolare nell’hub iper tecnologico di T.Gold. Qui hanno trovano terreno fertile anche le ultime novità di settore all’interno del Jewellery Technology Forum di domenica 22, arrivando a contemplare anche le versioni digital della gioielleria. Una frontiera esplorata negli ultimi tempi da player di vario genere, da quelli del fast fashion all’alto di gamma. Solo per citare i casi più eclatanti, Tiffany & Co. ha per esempio lanciato una collezione di ben 250 Non Fungible Token, la NFTiff by Tiffany & Co., creata in collaborazione con CryptoPunk, così come Bulgari ha stupito tutti con il collier Beyond Wonder, lavorando su un design senza vincoli di indossabilità.
E ancora, Dolce & Gabbana ha proposto la Collezione Genesi, composta da soli 9 abiti digitali, andata all’asta per 6 milioni di dollari, mentre il brand Sunney, decisamente più pop e affordable, ha ideato addirittura un filtro specifico per gli orecchini della collezione Rubberized, utilizzabile sui social per consentire al potenziale compratore di indossare il gioiello prima dell’acquisto. Di phygital jewelry si è parlato anche sul palco di Vicenzaoro deputato da sempre a intercettare le ultime tendenze, vale a dire quello di Trendvision Jewellery + Forecasting – l’Osservatorio indipendente di IEG, diretto da Paola De Luca, che ha moderato un talk dal titolo più che esplicativo, “Dreamscapes – Between Reality and Fiction pushing the boundaries of the Jewellery Sector”. Al centro della discussione, tecniche sperimentali che creano opere d’arte immersive attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e un cenno ai molti “unseen universe” ancora da esplorare, in una sempre più frequente contaminazione fra reale e virtuale. La voglia di rinnovamento ha dunque contaminato anche un comparto che per definizione vuol dire tradizione e manualità, concetti assai distanti dalla dematerializzazione del prodotto, soprattutto se luxury. Eppure, la nuova era è già iniziata ed è lì a disposizione delle future generazioni di maestri orafi. Tanto se ne è parlato nelle ultime edizioni di Vicenzaoro e tanto si sta facendo per far emergere le mille potenzialità nascoste e forse un po’ dimenticate di un mestiere vecchio migliaia di anni che ha cambiato pelle. Un tema centrale per il set- tore, che vede anche Vicenzaoro e IEG fortemente impegnate accanto alle associazioni del settore.
Aria nuova si è respirata anche nel format B2B fresco di “varo” TIME, dedicato alla filiera dell’orologeria contemporanea che va ad affiancare l’ormai consueto spazio di VO Vintage, B2C per appassionati di secondo polso e gioielleria d’epoca. La visione ad ampio raggio di Italian Exhibition Group ha intatti scelto di puntare per questa quarta edizione anche sui profili più gettonati e giovani dei social in grado di aprire una finestra su un mondo fino a ieri considerato un po’ “impolverato” e non tanto “young”, quello appunto del vintage. Ecco così che nel team di relatori e consulenti di IEG sono entrati influencer di Instagram e Tik Tok, come Andrea Casalegno, 24 anni e una professione costruita attraverso il profilo @Iamcasa, sul palco dei talk insieme a Alessandro Fanciulli, Jacopo Spangaro, Joël Laplace, Lorenzo Maillard e Jasper Lijfering. Tutti personaggi da cercare e seguire su IG per essere update in fatto di segnatempo & co. Gen Z o poco più a servizio dell’industry, in forme e modalità fino a ieri inimmaginabili ma che vale la pena apprezzare nella loro freschezza e velocità di presa sul pubblico.