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Auroform Monolith: l’Elettroformatura Sostenibile e Accessibile

Dall’unione del know how di due storiche aziende – la LTC Caoduro e la GAB di Arezzo – nasce il brand Nutec International, e da qui l’unico sistema di elettroformatura al mondo che risparmia metallo prezioso e consente di dare libero sfogo alla creatività


La specializzazione nei riporti elettrochimici e galvanici da una parte e nell’elettroformatura dall’altra. Con queste competenze così specifiche, Italo Caoduro e Simone Batti non potevano che incontrarsi e iniziare a collaborare. Tant’è che da circa 20 anni si dedicano a un progetto che nel 2014 ha preso definitivamente forma, sotto il brand di Nutec International: si chiama Auroform Monolith, ed è attualmente l’uncico sistema al mondo che rende l’automazione industriale dell’elettroformatura facile e tecnicamente accessibile anche a chi non ha esperienza o competenza specifica con questa tecnica. Per capire di cosa si tratta, non si poteva che partire da una domanda…

Come e quando è iniziata la vostra avventura nel mondo del gioiello?
I.C.: «La LTC Caoduro di Vicenza nasce come azienda focalizzata su impianti altamente tecnologici per il trattamento delle superficie più diverse, da quelli funzionali ai decorativi, reel to reel, fino al trattamento acque e fumi, mettendo a disposizione del committente un’esperienza di più di 30 anni, oltre a innovazione progettuale e precisione esecutiva, con sistemi di gestione e monitoraggio per il controllo a distanza. Trovandoci nel cuore del distretto orafo per eccellenza, non potevamo non cercare il nostro spazio anche nel settore gioielliero, e in particolare, l’occasione è venuta nel 1998, quando da un confronto con Simone è nata l’idea di unire forze e competenze per puntare su un obiettivo: creare qualcosa di rivoluzionario nell’industry. La LTC ci ha messo tutto il know how nell’automazione e gestione degli impianti, e la GAB, fondata da Simone, quello nell’elettroformatura».

S.B.: «La mia avventura prende abbrivio nel 1993, ad Arezzo, dove per ovvie ragioni legate alla presenza del più importante distretto orafo italiano, mi sono specializzato in chimica e da qui in elettroformatura. Nei primi tempi ho indagato un po’ tutte quelle che erano le proposte in questo campo sul mercato internazionale, e ho riscontrato parecchie problematiche da risolvere. Affrontando di volta in volta le singole criticità, ho puntato a una totale automatizzazione, che è stata possibile con Auroform Monolith, il primo sistema al mondo che consente di avviare un processo di elettroformatura con un tasto e di ottenere il prodotto finito senza alcun intervento di un tecnico o altro. Un vantaggio enorme, che permette a un’azienda di non dover assumere o formare un addetto solo per quel macchinario. Ed è solo uno dei vantaggi che Autoform Monolith consente».

Quali sono i vantaggi di Auroform Monolith?
I.C.: «Per prima cosa, la precisione nella grammatura di metallo prezioso. Fino all’arrivo di Auroform Monolith, chi andava a trattare un gioiello non aveva mai la certezza di quanto oro veniva impiegato in realtà. Il risultato era approssimato per eccesso o per difetto, diventando così o non corretto verso quanto dichiarato o non remunerativo. Con Auroform Monolith, invece, la distribuzione del metallo è precisa e rispecchia quanto impostato. E soprattutto ora che l’oro è alle stelle, la componente del risparmio dei metalli è fondamentale. Non solo. Nutec vende non solo un macchinario ma un processo chiavi in mano, con un risultato di un certo tipo, una ripetibilità perfetta, un’automazione 4.0, un recupero dei metalli di scarto all’interno della macchina stessa, una notevole riduzione dell’impatto ambientale con meno scarto di elementi tossici e una maggiore sicurezza anche per l’operatore. In sostanza, noi ci proponiamo come un team di professionisti specializzati in grado di coprire tutta la filiera, con un servizio completo e a 360 gradi».

Quali prospettive apre nella gioielleria?
S.B.: «La questione della precisione nella grammatura e del recupero dei metalli è più che mai stringente per il periodo che stiamo vivendo, ma lo è ancora di più in quei mercati che per cultura e gusto richiedono gioielli di notevoli dimensioni. Parlo del Medio Oriente e dell’Asia, dove i volumi dei preziosi sono importanti, e avere uno strumento che consente di creare forme infinite senza limite al design e senza pensare al peso effettivo finale, è un vantaggio che apre mille porte a chi fa questo mestiere. Per fare un esempio, se con metodi tradizionali come la canna vuota o lo stampato si possono realizzare gioielli leggeri, queste tecniche trovano dei grossi limiti nelle forme realmente attuabili, essendo limitate a cerchi, maglie e poco altro. Mentre Auroform Monolith elimina alla radice questo problema. La macchina è in grado di stampare qualsiasi genere di oggetto, mantenendo controllato il peso e lo spessore. E’ una questione in parte di tesaurizzazione, per così dire, e in parte decorativa, ma in certi Paesi è l’unica soluzione che può dare letteralmente forma a gioielli che rispecchiano le richieste estetiche locali».

Prossimi obiettivi?
S.B.: «Migliorare ancora dove possibile il macchinario, ma l’obiettivo primario è quello di divulgare quanto più possibile gli enormi vantaggi offerti dall’elettroformatura di Auroform Monolith. Nelle aziende di settore non c’è ancora una cultura consolidata su questa tecnologia, e tanto meno sul nostro macchinario, unico nel suo genere e sbarcato solo da tre anni sul mercato. Ma confidiamo che nel giro di poco tempo possa essere riconosciuto come qualcosa in grado di fare davvero la differenza nell’industry. Ne siamo certi!».

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