L'Oro come Investimento. Rischi vs Garanzie
Acquisti significativi da parte di Cina, India, Turchia, Polonia e una domanda tecnologica verso l'oro in decisa crescita
Dall'inizio dell’anno, l'oro ha registrato un incremento a doppia cifra, avvicinandosi al 30% di crescita. Un aumento che, da un lato, conferma l’oro giallo come leader indiscusso dei beni rifugio; dall'altro, pone l'attenzione sulle economie emergenti, che stanno accumulando scorte in un contesto geopolitico segnato da tensioni e incertezze.
«Le ragioni di questo aumento sembrano essere molteplici: il calo dei tassi d'interesse delle banche centrali, in particolare negli Stati Uniti, e le questioni geopolitiche, come il conflitto Israele/Gaza, il conflitto Israele/Libano e la guerra in corso tra Russia e Ucraina», ha commentato Sakhila Mirza, Executive Director e General Counsel della LBMA, l'autorità indipendente che assicura la leadership, l'integrità e la trasparenza nell’industria globale dei metalli preziosi.
«Questo scenario ha spinto non solo gli investitori al dettaglio, ma soprattutto le banche centrali, a trarre vantaggio dallo status consolidato dell’oro come "bene rifugio". Quest’anno, ad esempio, abbiamo assistito a significativi acquisti mensili di oro da parte della People’s Bank of China, oltre ad acquisti rilevanti da parte di India, Turchia e Polonia. A livello retail, anche gli afflussi verso gli ETF sull'oro sono stati notevoli, sebbene in molti Paesi gli acquisti di gioielli siano stati contenuti a causa del prezzo elevato».
Record su record, l'oro sembra non incontrare ostacoli nella sua crescita, non solo nel breve periodo. «L’oro ha avuto una performance positiva negli ultimi due anni, ma ci sono diversi fattori che hanno contribuito al raggiungimento di oltre 30 nuovi record di prezzo nel 2024. Il fatto che le banche centrali abbiano raddoppiato la quantità di oro acquistato dalla metà del 2022 è sicuramente uno degli elementi che ha impedito al prezzo dell’oro di essere influenzato negativamente dai tassi di interesse più elevati e dal rafforzamento del dollaro USA. Ma non è l’unica ragione. Molti acquisti di oro provengono infatti da investitori dei mercati emergenti, che hanno reagito più a eventi finanziari e politici interni che ai movimenti del dollaro e dei tassi di interesse USA», ha spiegato John Reade, Senior Market Strategist del World Gold Council, che prevede un futuro di rendimento stabile per l'oro.
«Tendo a considerare l'oro nel lungo termine, e credo che possa fornire rendimenti di 2-3 punti percentuali sopra l’inflazione degli Stati Uniti. Ovviamente, negli ultimi due anni, ha registrato performance superiori, ma non dovremmo proiettare questo trend ogni anno. Con la previsione di un abbassamento dei tassi d'interesse negli Stati Uniti e nelle economie occidentali, normalmente questo rappresenta un buon ambiente per la performance del prezzo dell’oro. Dobbiamo, però, considerare anche altri fattori del mercato globale. I prezzi elevati tendono a ridurre la domanda di gioielli da parte dei consumatori più sensibili ai costi. Gli acquisti da parte delle banche centrali sono a livelli record dalla seconda metà del 2022, e mentre ci aspettiamo che rimangano forti, non vediamo necessariamente la stessa intensità di domanda nei prossimi anni. Infine, l’espansione dell’intelligenza artificiale sta incrementando la domanda di oro nel settore tecnologico. È una componente relativamente piccola, ma ha un impatto positivo sulla crescita e sarà un driver importante a lungo termine», ha concluso Reade.
«Le ragioni di questo aumento sembrano essere molteplici: il calo dei tassi d'interesse delle banche centrali, in particolare negli Stati Uniti, e le questioni geopolitiche, come il conflitto Israele/Gaza, il conflitto Israele/Libano e la guerra in corso tra Russia e Ucraina», ha commentato Sakhila Mirza, Executive Director e General Counsel della LBMA, l'autorità indipendente che assicura la leadership, l'integrità e la trasparenza nell’industria globale dei metalli preziosi.
«Questo scenario ha spinto non solo gli investitori al dettaglio, ma soprattutto le banche centrali, a trarre vantaggio dallo status consolidato dell’oro come "bene rifugio". Quest’anno, ad esempio, abbiamo assistito a significativi acquisti mensili di oro da parte della People’s Bank of China, oltre ad acquisti rilevanti da parte di India, Turchia e Polonia. A livello retail, anche gli afflussi verso gli ETF sull'oro sono stati notevoli, sebbene in molti Paesi gli acquisti di gioielli siano stati contenuti a causa del prezzo elevato».
Record su record, l'oro sembra non incontrare ostacoli nella sua crescita, non solo nel breve periodo. «L’oro ha avuto una performance positiva negli ultimi due anni, ma ci sono diversi fattori che hanno contribuito al raggiungimento di oltre 30 nuovi record di prezzo nel 2024. Il fatto che le banche centrali abbiano raddoppiato la quantità di oro acquistato dalla metà del 2022 è sicuramente uno degli elementi che ha impedito al prezzo dell’oro di essere influenzato negativamente dai tassi di interesse più elevati e dal rafforzamento del dollaro USA. Ma non è l’unica ragione. Molti acquisti di oro provengono infatti da investitori dei mercati emergenti, che hanno reagito più a eventi finanziari e politici interni che ai movimenti del dollaro e dei tassi di interesse USA», ha spiegato John Reade, Senior Market Strategist del World Gold Council, che prevede un futuro di rendimento stabile per l'oro.
«Tendo a considerare l'oro nel lungo termine, e credo che possa fornire rendimenti di 2-3 punti percentuali sopra l’inflazione degli Stati Uniti. Ovviamente, negli ultimi due anni, ha registrato performance superiori, ma non dovremmo proiettare questo trend ogni anno. Con la previsione di un abbassamento dei tassi d'interesse negli Stati Uniti e nelle economie occidentali, normalmente questo rappresenta un buon ambiente per la performance del prezzo dell’oro. Dobbiamo, però, considerare anche altri fattori del mercato globale. I prezzi elevati tendono a ridurre la domanda di gioielli da parte dei consumatori più sensibili ai costi. Gli acquisti da parte delle banche centrali sono a livelli record dalla seconda metà del 2022, e mentre ci aspettiamo che rimangano forti, non vediamo necessariamente la stessa intensità di domanda nei prossimi anni. Infine, l’espansione dell’intelligenza artificiale sta incrementando la domanda di oro nel settore tecnologico. È una componente relativamente piccola, ma ha un impatto positivo sulla crescita e sarà un driver importante a lungo termine», ha concluso Reade.