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Laura Biason, Una Costruttrice di Connessioni

L’esperta di comunicazione alla direzione del Club degli Orafi Italia


  • Direttrice del Club degli Orafi Italia

    Direttrice del Club degli Orafi Italia

Una “costruttrice di connessioni”: è così che definiscono Laura Biason, neo eletta direttrice del Club degli Orafi Italia. Costruttrice probabilmente in quanto ingegnere formatosi al Politecnico di Torino e le connessioni sono invece le relazioni che in tutti i ruoli che ha ricoperto, in più di trent’anni di lavoro, ha saputo costruire e che ancora oggi risultano fondamentali per il suo nuovo ruolo. 

Appassionata da sempre di comunicazione, innovazione tecnologia, digitale e change management, Laura Biason, classe 1970, si è confrontata durante tutta la sua carriera e soprattutto ha promosso il Made in Italy sui mercati internazionali. Tra le sue innumerevoli esperienze troviamo a completamento del curriculum anche la direzione di Vitrum, fiera internazionale del settore del vetro, e di una fondazione che opera nel sociale. 

«Uno dei miei asset principali in tutti questi anni a supporto delle imprese italiane è stato sicuramente quello di creare una rete di connessioni messe poi a disposizione degli associati. Oggi sono onorata di essere stata chiamata a dirigere il Club degli Orafi Italia, un’associazione che esprime l’eccellenza italiana dell’industria orafa in tutte le sue forme» spiega Biason. «Metterò le mie competenze al servizio di questo straordinario comparto continuando la strada già ottimamente percorsa e affiancando gli associati nelle loro sfide. Cultura, comunicazione, internazionalizzazione, business sono solo alcune delle linee su cui stiamo già concretizzando le indicazioni del Vertice».

Il Club degli Orafi Italia è un club che riunisce le più note aziende dell’industria del gioiello Made in Italy e rappresenta l’intera catena di valore, dall’estrazione alla produzione, dal brand al retail. Da oltre 40 anni supporta gli imprenditori e le loro aziende. «Le imprese in questo momento cercano dei luoghi di confronto, uno scambio di esperienze e in certi casi anche uno scambio di know-how, soprattutto dopo questi due anni dove non ci sono stati eventi fieristici. Percepisco inoltre una volontà di approfondire sempre di più temi importanti come la sostenibilità, l’opportunità di fare cultura e soprattutto di essere parte di una cultura di impresa diventa fondamentale. Tutto questo va aldilà del mero discorso economico aziendale, si parla infatti sempre di più di responsabilità sociali e sostenibilità. Così come resta importante il tema dell’internazionalizzazione per il nostro comparto del Made in Italy orafo, considerato un heritage, un vero e proprio patrimonio storico votato all’export che sa coniugare presente e futuro, tradizione e innovazione. E quando si ha un partner solido accanto fa sempre piacere».

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