Produzione: Processi e Materiali
Dare forma a idee creative puntando tutto su ricerca e sviluppo, riciclo di materiali, algoritmi sofisticati. Cinque realtà che innovano puntando sulla produzione
Rea
WHO Marco Guardincerri, founder
WHY A new combination of computational intelligence and biological philosophy leads to a new kind of jewelry
WHERE London
WEB linktr.ee/realondon
Esibiscono accattivanti profili amorfi e sono realizzati in argento dagli abili artigiani che lavorano in Hatton Garden, storico quartiere orafo londinese, ma il design organico degli anelli firmati Rea London ha un’origine ben lontana dai principi di progettazione tradizionale. Nella loro estetica, strutturalmente complessa e particolarmente enigmatica, si fondono teoria darwiniana, biologia e sperimentazione. I gioielli, infatti, sono il frutto di una particolare indagine evolutiva digitale, condotta con un algoritmo inedito, programmato dal founder e architetto Marco Guardincerri. «Rea London è un progetto di design computazionale nato per gioco, prima della crisi pandemica, e poi diventato realtà nel dicembre 2020. Guidato dalla mia passione per gli algoritmi e per la biologia evolutiva, ho sviluppato un particolare codice da applicare in modo parametrico ai programmi di architettura complessa che sono solito usare nei miei progetti. L’algoritmo simula l’ambiente evolutivo di un piccolo essere vivente che idealmente cerca di crescere attorno a un dito, interagendo con la sua forma in movimento. Lanciando un iniziale movimento, osservo le sagome che prendono vita attorno alle falangi e “catturo” quelle che trovo più interessanti, per stamparle in 3D e realizzare un primo prototipo in resina: se funzionerà, verrà affidato agli artigiani di Hatton Garden che ne realizzeranno poi un anello». Da questa straordinaria combinazione di intelligenza informatica e filosofia biologica è nata una prima capsule collection di modelli che catturano l’attenzione per la loro “personalità” tanto aliena quanto vicina alla natura: una nuova “razza” di gioielli che custodisce in sé infinite possibilità di esplorazione.
Prada Eternal Gold
WHO Prada Eternal Gold
WHY It is the first truly sustainable jewelry collection from a global luxury brand that pushes the boundaries of jewelry by using 100% recycled and certified gold
WHERE Milan
WEB prada.com
Nasce dall’esperienza di Re-Nylon, la nuova sfida sostenibile firmata Prada. E se nel primo caso l’iniziativa coinvolgeva il riciclo del nylon, con Eternal Gold la maison milanese supera gli stereotipi e fissa un nuovo standard nel concetto di lusso sostenibile. L’intera collezione, infatti, che si compone di 48 pezzi tra collane, bracciali, orecchini e anelli, è realizzata con oro riciclato e certificato, conforme agli standard della "Chain of Custody" stabiliti dal Responsible Jewelry Council. Non solo, tutte le fasi e le realizzazioni della catena per la produzione responsabile di oro e diamanti di Prada sono verificabili e tracciabili grazie alla piattaforma Aura Consortium Blockchain, una prerogativa esclusiva del marchio che non è offerta da nessun’altra gioielleria o casa di moda di lusso al mondo. E se l’oro proviene esclusivamente da fonti di materiali riciclati idonei, tra cui oro industriale e oggetti preziosi post-consumo, per i diamanti si è scelto di sfidare lo status quo, chiedendo la certificazione anche per le pietre sotto i 0,5 carati. A supporto del lancio del progetto, Prada ha scelto di affidare la campagna pubblicitaria al fotografo David Sims con la direzione creativa di Ferdinando Verderi. Protagoniste dello shooting, tre personalità di rilievo come la poetessa e attivista americana Amanda Gorman, l’attrice, modella e cantautrice americana Maya Hawke e la musicista coreana naturalizzata canadese Somi Jeon.
Sterling International
WHO Patrizia Ciompi
WHY The search for cuttingedge professional profiles is fundamental for a company’s development
WHERE Milan
WEB sterling-conseil.com
«Le dinamiche della ricerca del personale del segmento hard luxury di più alto posizionamento non sono molto dissimili da quelle che regolano il mondo dell’alta moda per quello che riguarda l’esperienza del cliente di alto profilo », spiega Patrizia Ciompi, Partner Sterling International, «possiamo però identificare due macro aree, legate sostanzialmente alla dimensione e alla cultura delle aziende, che cercano nuovi talenti. Nel caso dei big brand che spesso fanno parte di grandi conglomerati, le ricerche si concentrano sull’innovazione: da un lato, attingendo a settori lontani, come automotive e tech, per trovare personalità specializzate nei processi in contesti più complessi; dall’altro, tutto ciò che riguarda il Metaverso, ma anche la realtà aumentata, con profili che sappiano immaginare l’evoluzione di questi temi, che oggi sono sulla bocca di tutti ma non andranno a regime prima di alcuni anni. Per quanto riguarda, invece, le realtà più di nicchia, dove la manifattura e il prodotto sono centrali così come l’unicità degli oggetti stessi, le ricerche sono focalizzate sulla creatività e sull’attenzione al cliente. E se nel primo caso si cercano talenti che sappiano portare visioni inedite anche nell’uso dei materiali, nel secondo è la client experience a guidare la scelta di nuove risorse. In quest’ultimo caso - si tratta di aziende di nicchia che parlano a un pubblico estremamente esclusivo - trovare personalità introdotte che abbiano una relazione di one-to-one con la community di riferimento è prioritario. Possiamo introdurre questi due concetti aggiuntivi: tutto il mondo della gioielleria deve evolvere per gestire progetti integrati, dal design allo sviluppo prodotto, al branding (e non come accade ora con grande frammentazione); per le nuove generazioni, digitalizzate, cambia il rapporto con il gioiello di lusso che diventa una forma di espressione e non più di status o di bisogno per l’occasione d’uso, con il tema della sostenibilità e dell’etica ambientale e sociale nell’approvvigionamento delle materie prime e nell’impatto delle lavorazioni che rimane trainante».
Ringo
WHO Mike Fried, CEO The Diamond Pro
WHY A unique tool that allows buyers to determine what the purity of a diamond would be to the naked eye based solely on its image and to ensure that they are making the best purchase based on certification, desired shape, setting style and precious metal gender
WHERE Switzerland
WEB diamonds.pro/ringo
Il numero di diamanti acquistati online è in aumento ma i consumatori che si trovano a prendere decisioni di acquisto sulla base di fotografie e certificazioni di diamanti possono avere difficoltà a sapere cosa scegliere, valutando esclusivamente la qualità visiva di un'immagine. Nasce da queste considerazioni il nuovo tool Ringo che utilizza l’intelligenza artificiale per supportare i consumatori nell’acquisto di diamanti online, in base a esigenze specifiche. L’innovativo sistema è stato creato da The Diamond Pro, sito web che offre una vasta gamma di informazioni imparziali, per aiutare potenziali acquirenti di diamanti a prendere decisioni di acquisto più consapevoli. «Ringo offre ai consumatori la tranquillità, quando acquistano diamanti dai rivenditori online, che la gemma scelta avrà realmente l’aspetto che promette», spiega Mike Fried, CEO di The Diamond Pro. Funziona così: il tool chiede agli acquirenti la forma del diamante preferita, il budget, lo stile dell'incastonatura e il tipo di materiale, quindi utilizza un algoritmo basato su una serie di regole sviluppate dagli esperti di The Diamond Pro e un motore di intelligenza artificiale per presentare una varietà di proposte ottimali, assieme a una valutazione, che include un'immagine del diamante, del costo, della percentuale di purezza, del colore e delle classificazioni della fluorescenza. Un metodo infallibile e affidabile per evitare spiacevoli e dispendiose sorprese.
Ocean Diamonds
WHO Robert Goodden, founder
WHY A chance to take the ocean with you but also a new method that requires less human intervention and reduces environmental impact
WHERE London
WEB oceandiamonds.com
La storia di Ocean Diamonds è tanto sorprendente quanto affascinante. Racconta di come qualcosa di innovativo possa essere il risultato di un lavoro umano paziente e attento all’impatto ambientale, e svela una nuova interessante opportunità per il complesso ma avvincente settore dei diamanti. L’azienda è specializzata nella raccolta di diamanti naturali marini, provenienti dagli oceani di Namibia e Sudafrica. A differenza di quelli tradizionali, le gemme oceaniche non richiedono alcuna estrazione mineraria: nel corso di miliardi di anni sono fluiti naturalmente dalle montagne, attraverso i fiumi, per poi arrivare sul fondo dell'oceano. Ocean Diamonds si assicura che la raccolta avvenga in modo responsabile, lavorando con sommozzatori professionisti locali. Paragonabili alla pesca costiera, le barche utilizzate sono piccole e navigano vicino alla riva e gran parte dell'attrezzatura è fatta da gente del posto. I subacquei hanno una vasta conoscenza dell'oceano, quindi sanno esattamente dove scoprire i diamanti e possono evitare inutili danneggiamenti al fondale, portandoli in superficie. I diamanti vengono quindi tagliati e lucidati sempre a livello locale, mantenendo trasparente la filiera. Ogni pietra è dotata di un Certificato di Provenienza che specifica il Paese di origine e la località costiera da cui è stato recuperato. «Siamo appassionati a questo metodo responsabile di approvvigionamento che supporta l'industria e le comunità subacquee locali in Sudafrica», affermano dal brand.