Serie Femminile: Munpreet Virdy

Oltre il 90% della domanda di gioielleria a livello mondiale arriva dalle donne. Il progetto Women's Series vuole celebrarle e dar voce a tutte coloro attive nella jewelry industry, a partire dalla designer Sikh Munpreet Virdy


Secondo le stime, oltre il 90% della domanda di gioielleria a livello mondiale dipende dalle donne. I loro gusti definiscono il mercato, influenzando le decisioni in ogni fase della catena di approvvigionamento. Il progetto Women's Series, a firma della giornalista Isabella Yan, si inserisce proprio in questo contesto, con un appuntamento mensile che vuole celebrare le donne in tutte le loro sfaccettature e a tutti i livelli dell'industria. La prima Women's Series è con la designer Munpreet. Ora di base in Thailandia, Munpreet Virdy è nata e cresciuta in Zambia. Nel 2000 ha iniziato a studiare arte e design all'Università di Indianapolis. Poi a New York City per tre anni, e quindi in Zambia per lavorare per un gioielliere locale. Poco dopo, ha ottenuto il suo Graduate Gemologist (GG) dal GIA di Bangkok e ha lanciato il suo marchio omonimo Munpreet nel 2019. Il lavoro di Munpreet mira a preservare l'eredità del patrimonio culturale Sikh, mostrando la forza e la resilienza del suo popolo. La prima collezione si chiama "Ahimsa", simbolo di potere spirituale, resilienza mentale e uguaglianza, rappresentato da un Kirpan, una spada cerimoniale che è tradizionalmente tenuta dai guerrieri Sikh. Ogni pezzo porta un'incisione in alfabeto Sikh: "Senza paura, senza odio".

Che percorso hai intrapreso prima di lanciare il marchio Munpreet? 
Sono di origine Sikh, nata e cresciuta in Africa e ho studiato in Europa e negli Stati Uniti. Una volta tornata in Zambia, ho iniziato a lavorare per un gioielliere locale e, man mano che la mia passione per le pietre preziose cresceva, sono diventata manager della boutique. Dopo 4 anni ho deciso di proseguire il mio GG (Graduate Gemologist) a Bangkok e di combinare la conoscenza delle gemme e il mio background con l'arte di creare gioielli. Ho avuto la fortuna di incontrare la mia business partner Veronica Favoroso a Bangkok, determinante nel branding e nella creazione di Munpreet, con la quale ho condiviso la mia visione.

Quali sono le origini del tuo brand? Volevo unire le mie conoscenze e competenze per essere in grado di raccontare una storia significativa. Con un mercato molto scarso di designer di origine Sikh e in grado di realizzare gioielli simbolo del nostro patrimonio culturale, ho sentito il bisogno di raccontare la storia del mio popolo attraverso i miei disegni.

Qual è il significato della spada nel tuo lavoro?
La spada deve essere alzata senza paura e senza odio (solo per difesa, per protezione e sempre nella lotta per la giustizia), simbolo tangibile di disciplina, potere spirituale, resilienza mentale e di uguaglianza. Le spade della mia prima collezione aspirano a suscitare una rivoluzione personale. Devono essere come un promemoria per chi le indossa, affinché tutte le conquiste, mentali e fisiche, siano superate solo quando si raggiunge una completa fiducia in se stessi. Per questa collezione ho ricevuto tanti complimenti, così come alcune critiche perché ritenuta troppo "aggressiva". Addirittura mi è stato consigliato di "abbassare i toni" per la prossima linea che farò, ma nonostante abbia cercato di farlo, ho capito che stavo soffocando la mia voce, così ho scelto di rimanere sulla mia decisione iniziale. 

Che cos'è per te l'empowerment delle donne?
Fin da piccola, sono stata educata nell'uguaglianza tra uomini e donne. Abbiamo stessi diritti e privilegi, che si tratti di istruzione, indipendenza o semplicemente nel manifestare la propria opinione. Per me l'empowerment delle donne significa fidarsi, del proprio pensiero e della propria opinione. Una voce che viene dalle nostre esperienze, senza volersi per forza onformarsi a un uomo. E ogni volta che facciamo questo per noi stesse, sento di farlo anche per la donna che ci sta accanto.

Tra i gioielli che hai disegnato, qual è il tuo preferito?
Il ciondolo spada in tsavorite e oro giallo, con rodio nero, che è stato anche il mio primo pezzo. 

Chi sono le donne che ti ispirano di più e perché?
È una lista che cresce ogni giorno di più, ma quelle che hanno ispirato la ia prima collezione risalgono all'antichità. Nel corso della storia, mentre gestivano le loro famiglie e facevano figli, le donne Sikh hanno governato, insegnato, guidato comunità e persino rivolte. Mai Bhago (1700) è stata istruita da sua madre, come era comune a quei tempi in India. Tuttavia, da suo padre, le fu insegnato il combattimento corpo a corpo, l'arte della spada e l'equitazione. È nota per aver guidato i soldati in battaglia contro l'esercito invasore Mughal, e fu l'unica sopravvissuta di quella battaglia. La forza fisica e le abilità richieste in battaglia, le tattiche, gli attacchi strategici, la capacità di difesa, sono una cosa, ma il coraggio, la perseveranza e la forza mentale che poteva venirle solo da dentro, sono incredibili. Mentre mi documentavo sulle donne guerriere nella storia, mi sono imbattuta in altre donne, provenienti da culture diverse, con una forza e uno spirito altrettanto incredibili, e mi sono resa conto che mentre ognuna di noi ha storie simili nella propria cultura, c'è sempre un tema comune di coraggio, giustizia e resilienza. E sono proprio questi i temi che cerco di rappresentare attraverso le mie opere.



By Isabella Yan
Art meets Jewellery: Women's Series.
https://artmeetsjewellery.com/womensseries/
Sponsored by Jewelry Trade Center (JTC), Bangkok

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