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Il Futuro dell'Orologeria secondo McKinsey

L'ultimo report di McKinsey: 2,4 miliardi di dollari di ricavi annuali dovrebbero essere trasferiti dai rivenditori multimarca ai brand entro il 2025


Dall'ultimo report elaborato da McKinsey, The State of Jewelry and Watches, l'industria dell'orologeria premium per l'alto di gamma, nei prossimi 5 anni vedrà un rimpasto di valore per aree geografiche, canali distributivi e consumatori, riprendendosi dallo shock pandemici e esplorando nuovi modi di fare business. I ricavi si sposteranno dal canale retail ai watch-maker, a fronte di un modello di business sempre più concentrato sul direct-to-consumer, mentre il mercato degli orologi usati è destinato a crescere sempre più rapidamente e i player del segmento medio saranno messi sotto pressione. Per quanto riguarda gli orologi premium e ultra-lusso, McKinsey si aspetta un tasso di crescita relativamente più lento, dall’1 al 3% annuo tra il 2019 e il 2025. Anche in questo caso, sono tre i principali cambiamenti: la rivoluzione della vendita al dettaglio (2,4 miliardi di dollari di ricavi annuali dovrebbero essere trasferiti dai rivenditori multimarca ai brand entro il 2025); il mercato degli orologi di seconda mano è destinato a diventare il segmento in più rapida crescita del settore, raggiungendo dai 29 ai 32 miliardi di dollari di vendite entro il 2025;  un middle-market ridotto: tra l’intensa concorrenza di player nativi digitali, marchi di moda e la categoria degli smartwatch in rapida crescita, il mercato di fascia media degli orologi tradizionali è sottoposto a crescenti pressioni. In assenza di una ripresa, McKinsey prevede che i tradizionali marchi di fascia media possano diminuire i propri ricavi di 2,5 miliardi di dollari entro il 2025.

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