Arriverci a Gennaio 2023

Si archivia l’edizione settembrina di Vicenzaoro, con la conferma al rialzo delle già rosee previsioni di marzo scorso per tutto il comparto, avallate anche da studi e report delle più importanti istituzioni e associazioni di categoria


Chiude oggi un’edizione di Vicenzaoro che verrà ricordata per dinamicità e atmosfera frizzante sotto molti punti di vista. Ci eravamo salutati a marzo scorso con proiezioni più che rosee sulla ripresa del mercato, dati che in questi giorni sono stati ampiamente confermati se non addirittura superati. Basta sfogliare il lungo report presentato da Club degli Orafi e Direzione Studi e Ricerche di Intesa San Paolo dal titolo “Il settore orafo italiano. Uno scenario complesso e incerto”, per fare il punto della situazione sullo stato di salute del settore, che registra una progressione favorevole dell’export italiano rispetto al 2021 sui mercati statunitense, cinese, svizzero ed emiratino, con variazioni superiori al 30% sia in valore che in quantità, tanto da superare del 9% i dati del 2019. L’indagine riporta inoltre come più della metà degli operatori ipotizzi una crescita del proprio fatturato, confermata anche dalla variazione dell’indice ISTAT che si attesta nel primo semestre del 2022 a +32%, meglio dei settori del comparto moda e della media del manifatturiero italiano. In termini di produzione industriale, la gioielleria e bigiotteria si collocano infatti tra i best performer dell’industria italiana sia nel confronto con il primo semestre 2021 (+23%, in quarta posizione tra i comparti manifatturieri), sia rispetto ai primi sei mesi del 2019 (+30%, che le vale il terzo posto nel ranking). Il Club degli Orafi è solo una delle importanti istituzioni e associazioni di categoria che hanno contribuito al programma di talk del salone internazionale del gioiello e dell’oreficeria di Italian Exhibition Group, che ha visto alternarsi sul Main Stage del quartiere fieristico spokesperson di Confindustria Federorafi, Confartigianato Orafi, Confcommercio Federpreziosi, CIBJO, CNA Orafi, Confimi Industria Categoria Orafa ed Argentiera, Assogemme, Assocoral, AFEMO - Associazione Fabbricanti Esportatori Macchinari per Oreficeria. Fra i talk più seguiti c’è stato quello di Assogemme con l’intervento di Guido Damiani, Presidente del Gruppo Damiani e del Comitato Etico di Assogemme su uno dei mainstream degli ultimi anni, l’importanza e il valore delle gemme naturali per la gioielleria italiana. Nel corso dell’intervista, condotta da Raffaele Ciardulli, consulente del lusso e formatore del Gruppo Richemont, si è parlato di sostenibilità delle pietre naturali in un mercato affollato di proposte alternative. Con CIBJO, gli argomenti al centro della discussione sono invece stati la formazione delle prossime generazioni di operatori del settore e la gender quality, partendo in quest’ultimo caso dalla necessità di nuovi modelli di marketing più attenti all’uguaglianza di genere. L’analisi delle dinamiche d’acquisto dei diamanti rivela infatti che il linguaggio dell’advertising fin qui adottato dai brand è per lo più rivolto a un target maschile in quanto i gioielli sono per lo più acquistati e regalati dall’uomo. A completare il complesso panorama delle tendenze in fatto di stile e modalità di comunicazione ci ha pensato il panel proposto da Trendvision, l’Osservatorio Indipendente di IEG diretto da Paola De Luca che esplora l’evoluzione dei consumatori del mondo del lusso. Vera e propria bibbia per il mercato internazionale dei preziosi, il forecast guarda ai fenomeni emergenti in un arco di tempo che copre i 18 mesi seguenti alla pubblicazione ed è costruito sulle parole chiave che caratterizzano i mutamenti sociali e di consumo, che entrano perciò anche nel linguaggio e negli obiettivi del settore orafo-gioielliero e del lusso più in generale. Sostenibilità, economia circolare, fluidità d’età e di genere guidano le previsioni di Trendvision per il 2023, con la missione di indirizzare il mercato del gioiello a una crescita virtuosa, responsabile e sempre attenta ai comportamenti della clientela.

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