Sotto il Cielo Stellato dell'Alta Gioielleria

L'alta gioielleria si riscopre più avventurosa che mai. Come confermano le jewelry editor Annabel Davidson e Milena Lazazzera, e due analisti di settore


ANNABEL DAVIDSON
Jewelry Editor Vanity Fair on Jewellery, Contributor for Telegraph Luxury, Vogue UK, NY Times

«L'alta gioielleria è più avventurosa e sgargiante del solito: combinazioni di colori pazzesche (bianco, nero e verde menta da Cartier, colori acidi da De Beers...) e dimensioni epiche. Mi affascina il fatto che alcune Maison, da Van Cleef & Arpels a Messika, abbiano messo al centro della loro narrazione la provenienza dei diamanti, con collezioni di diamanti grezzi di grandi dimensioni provenienti dal Botswana. Chi innova di più rimane però sempre Boucheron, con Claire Choisne che quando si tratta di coraggio è su un altro livello rispetto al resto dei brand. Ciottoli, ali di farfalla, rattan, il tutto combinato con diamanti e metalli preziosi. Ma per Boucheron non è solo questione di materiali, ma di volumi, proporzioni, audacia nelle forme... Menzione speciale va però a Chaumet e alle spille Inks di Ondes et Merveilles. Vere e proprie opere d'arte, spiritose, fresche e stravaganti, esempi eclatanti di come l'alta gioielleria stia facendo dell'ironia il suo punto di forza».

PAUL ZIMINSKY
Diamond Analyst

«Il settore ha registrato un notevole aumento delle vendite di diamanti eccezionali, inclusi i colorati di alta qualità, con prezzi superiori al milione di dollari. Questo tipo di diamanti è molto strategico per l'industria dei naturali, perché sono le pietre grandi a trainare la vendita delle piccole. Con l'imponente accumulo di ricchezza durante la pandemia, in un contesto di inflazione record e di incertezza geopolitica, la ricerca del bene rifugio significa che per l'alta gioielleria "le stelle si stanno allineando"». Fonte, The New York Times.


LUCA SOLCA
Senior Research Analyst, Luxury Goods at Bernstein

«I grandi brand hanno tutto da guadagnare dall'aumento dei costi fissi nell'arena del lusso. Più imponente è l'evento, meglio è. Inoltre, sono gli eventi fisici che offrono il più importante social media buzz. La tendenza dei grandi marchi è spendere così tanto che saranno sempre meno quelli in grado di mantenere il loro livello. L'obiettivo è fare soldi con tutte le attività legate al business, oscurando quei marchi che non possono permettersi di rimanere in gioco». Fonte, The New York Times.

MILENA LAZAZZERA
Jewelry Historian and Contributor for FT, Vogue Business, NY Times

«In questa stagione, le Maison di gioielleria sono uscite dalla comfort zone, spingendo sempre di più i confini del loro immaginario estetico e arricchendo i rispettivi linguaggi di nuovi materiali, forme e concetti, pur rimanendo fedeli alla loro identità idiosincratica. Per fare qualche esempio più rappresentativo di questo orientamento, la collezione Ailleurs di Boucheron, ispirata a una terra fantastica e ultraterrena, ha introdotto un orecchino con ali di farfalla vere, incorniciate da una struttura dorata intervallata da diamanti, e un collier in rattan e diamanti. De Beers ha sperimentato invece l'alluminio per ottenere volume e colorazioni insolite, mentre Chaumet ha optato per il crisoprasio e il titanio. Un'altra tendenza è il crescente interesse per i diamanti dai colori meno comuni, come il marrone e il verde, che hanno fatto la loro comparsa da Cartier, Boucheron e De Beers».


Share this article:

Iscriviti alla nostra Newsletter

Il tuo browser non è aggiornato!

Aggiornalo per vedere questo sito correttamente. Aggiorna ora

×