The Future Rocks, La Piattaforma Dedicata ai Lab-Grown

Come è nato The Future Rocks?
L'idea nasce dalla nostra convinzione che i lab-grown diamond siano le pietre di domani. E questo concetto è esattamente quanto abbiamo voluto esprimere già dal nome "The Future Rocks". Inoltre, avendo alle spalle un passato nel settore della gioielleria da generazioni, volevamo trovare un modo per fondere il know-how tradizionale con tecnologia e innovazione. Questa esplorazione ci ha portati alla creazione di un e-commerce dedicato a tutti quei designer che realizzano i "gioielli del futuro", fondendo abilità artigianali e artistiche con materiali riciclati, pietre lab-grown (non necessariamente diamanti), sempre in un'ottica mindful e di consumo consapevole. I designer che selezioniamo condividono la nostra stessa visione di lusso sostenibile, usano spesso materiali di scarto da rifiuti RAEE e mettono al centro l'innovazione.

Cosa rappresentano i labgrown?
Il fascino dei lab-grown è spesso rappresentato dalla coesistenza di un mondo digitale altamente tecnologico con la sofisticatezza umana. In sostanza, la meraviglia scientifica delle pietre da laboratorio offre un'infinità di opportunità ai designer, messi nella condizione di sperimentare e creare gioielli dal design mai visto, altamente desiderabile dai clienti. La loro versatilità tecnologica consente di lavorare con infinite combinazioni di tagli e stili diversi, non sempre raggiungibili con le pietre naturali.

Images from The Future Rocks campaign.

Chi sono i vostri clienti e quali i mercati più aperti verso i lab-grown?
Il profilo dei nostri clienti è rappresentato dai Millennial e dalla Gen Z, diciamo dai 25 anni in su. Sono audaci, fieri, con un tocco di innocenza, curiosi e aperti verso nuove scoperte, ma mentre i Gen Z cercano sofisticatezza, i Millennials guardano alla novità e cercano ispirazioni. Sono intellettualmente curiosi, bene informati sul mondo del lusso, consapevoli in merito a scelte, desideri e su cosa comprare, ma non vogliono essere definiti da nessun archetipo. Per quanto riguarda invece i mercati, il Nord America seguito da Giappone ed Europa, rimane il nostro mercato chiave, grazie alla crescente domanda per lab-grown diamond. Anche il Giappone è molto interessante e rappresenta il nostro secondo mercato, per i suoi valori legati ad arte e innovazione, vicini e in linea con fondamenti di The Future Rocks. È altrettanto interessante sottolineare che sia i lab-grown diamond sia la tendenza verso un approccio sostenibile sono aspetti molto nuovi per la cultura giapponese e questo genera tanta curiosità sul mercato. Al punto tale da avere pianificato l'apertura di un pop-up shop a Tokyo, proprio a gennaio, in modo da rafforzare la relazione fisica con i clienti e connetterli emotivamente al mondo dei gioielli lab-grown.

Cosa vedete nel futuro della gioielleria?
The Future Rocks illustra il cammino che la gioielleria dovrebbe prendere, il cui futuro metterà insieme heritage, abilità artigianali e tecnologia. Ci aspettiamo che il mercato presenti gioielli dal design più distintivo e personalizzato, nel momento in cui i designer decideranno di usare materiali nuovi, nati grazie alla scienza, includendo quelli da riciclo, diamanti e pietre di colore lab-grown.

I designer italiani sono pronti per i lab-grown?
Nel 2022 abbiamo lavorato a stretto contatto con designer francesi e spagnoli e ora stiamo considerando una collaborazione con un designer italiano. Quello che possiamo dire è che ci aspettano collaborazioni molto eccitanti nel 2023 e siamo molto curiosi di scoprire come gli italiani recepiranno il concetto di gioielli future-forward, orientati al futuro e realizzati con diamanti lab-grown. Abbiamo avuto ottimi riscontri in Francia e ora aspettiamo la reazione dal resto dell'Europa.