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Auroform Monolith by Nutec International

Ecco come l’elettroformatura a caratura diventa semplice, precisa, garantita


È una questione di qualche micron, ma che fa un’enorme differenza. Soprattutto quando si tratta della materia prima più nobile, l’oro. Stiamo parlando di elettroformatura, e in particolare del processo di elettrodeposizione, che determina la grammatura e la caratura del metallo che costituisce il gioiello. Due processi che devono essere più che precisi, perfetti, per non andare incontro a una produzione di articoli sottotitolo o, al contrario, sovra titolo, ossia con minor o maggiore quantità di metallo prezioso di rivestimento rispetto a quanto necessario e dichiarato. Un problema non di poco conto soprattutto in un momento storico come quello attuale, che da sei mesi a questa parte ha visto le quotazioni dei metalli preziosi raggiungere più volte record storici. Chi fa gioielleria lo sa bene, ma per fortuna, fra gli “addetti ai lavori” c’è qualcuno che ha cercato per lungo tempo di risolvere questo impasse. Italo Caoduro, titolare della LTC Caoduro di Vicenza, e Simone Batti, fondatore della GAB di Arezzo, hanno unito le forze e il know how - il primo sui cosiddetti riporti elettrochimici e galvanici, il secondo sull’elettroformatura - e sono finalmente arrivati a una soluzione: Auroform Monolith by Nutec International. Caratterizzata da una tecnologia coperta da brevetto internazionale, questa macchina si distingue sul mercato per essere l’unica completamente automatizzata, dando la possibilità di rendere produttivo un impianto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, senza l’impiego di un tecnico altamente specializzato e potendo monitorare il processo anche da remoto. Ed è solo l’inizio, perché una volta avviato il processo produttivo, si ha la garanzia di un’altissima qualità e di una costanza e ripetibilità del risultato, del massimo risparmio della materia prima preziosa, di un abbattimento dei costi di produzione e anche di manutenzione, e di un risvolto eco-sostenibile generato dal riciclo dell’acqua di risciacquo per il reintegro delle sostanze chimiche, oltre a una importante riduzione della perdita dei metalli preziosi. Tutte caratteristiche che hanno suscitato l’interesse non solo sul mercato nazionale, ma anche estero: ad oggi, impianti Nutec sono già presenti in Medio Oriente, Nord Africa e Turchia, e in via di diffusione in Tailandia, Asia e India. Tutti Paesi dove ha ancora più presa la possibilità di creare gioielli dai volumi particolarmente importanti e con carature in oro -rame tanto negli standard che vanno da 8 a 22 kt, quanto in quelle particolari come ad esempio il 15,7 kt per il mercato asiatico. Ma Nutec International non è solo tecnologia, è anche affiancamento del cliente nello sviluppo e gestione del progetto elettroformatura, nella formazione del personale, nella messa in esercizio degli impianti e nell’avvio della produzione. E dove il resto lo fa l’appeal del genio Made in Italy.

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