21 Anni di Shaun Leane in un Libro

L’energia infinita di Londra, la formazione orafa, la collaborazione con Alexander McQueen: Shaun Leane si racconta attraverso un libro che celebra i ventuno anni della sua maison. Un libro destinato a influenzare le future generazioni di jeweler



Creare qualcosa di nuovo, prezioso e che avesse un sapore eterno è sempre stata un’aspirazione per Shaun Leane, sin da quando, nel 1999, lanciò il suo omonimo marchio a Londra. A distanza di ventuno anni, un libro testimonia e celebra il successo della sua maison: 320 pagine pervase di bellezza indisciplinata che, attraverso le parole di tre autori d’eccezione - Joanna Hardy, Claire Wilcox e Vivienne Becker - e dello stesso Shaun, raccontano di un’abilità artigianale ostinata e del coraggio di andare oltre i canoni della gioielleria classica, per creare qualcosa di nuovo.

Un libro per celebrare il 21° anniversario della maison Shaun Leane... Che significato ha questa pubblicazione per lei?
Il 2020 coincide con i ventuno anni della mia maison, con il mio cinquantesimo compleanno, ed è anche il decimo anno dalla scomparsa del mio caro amico, Alexander McQueen. Queste importanti ricorrenze mi hanno fatto riflettere sulla bellezza delle diverse sfaccettature della mia carriera che hanno contribuito a farmi diventare il designer e l’artigiano che sono oggi. Nel corso degli anni, è stato incredibilmente lusinghiero parlare con gli studenti che ora fanno riferimento al mio lavoro - mi riempie di orgoglio pensare che questo libro possa essere d’ispirazione per una nuova generazione di designer, tanto quanto lo sono stati per me i bellissimi libri della mia biblioteca.

Quali sono i libri che più l’hanno ispirata?
Per la gioielleria, i due volumi di JAR Paris. Il suo design raffinato, il suo coraggio nell’usare e mixare nuovi materiali nell'alta gioielleria mi ispirano da quando, nel 2002, ho scoperto il marchio in una mostra a Somerset House. “Mapplethorpe: I Fiori Completi” è un libro che mi ispira poiché cattura la natura nella sua forma più pura. La letteratura è molto importante per le mie ispirazioni, le opere complete di Oscar Wilde soprattutto.

Ritornando al suo libro, come lo descriverebbe?
Il libro è la dimostrazione tangibile di quello che possiamo ottenere se non abbiamo paura dell’impossibile. È un viaggio visivo sulla mia formazione e sulle abilità orafe che ho acquisito per poter spingere il concetto di design del gioiello oltre i confini, sia che si applichi alla gioielleria classica, alla moda o all’architettura.

Quali sono le tappe che hanno contribuito all'evoluzione del marchio?
Prima di tutto la mia formazione orafa, con cui ho posto le fondamenta della mia carriera. Poi il lavoro con Alexander McQueen. Lui mi ha dato la totale libertà nell’esplorare le possibilità del mio mestiere e del mio stile senza porre alcun vincolo concettuale. Questo mi ha permesso come artigiano di esplorare nuovi materiali e tecniche e come designer di dar vita a forme inedite. La terza pietra miliare è stata la collaborazione con Boucheron: mi ha permesso di applicare la mia estetica inedita a pezzi di alta gioielleria e scoprire di appartenere a quel mondo.

Com’è stato lavorare con un vero genio come Alexander McQueen?
Lee ha avuto un enorme ascendente su di me. Da lui ho imparato che se hai talento, visione e passione, puoi rompere le restrizioni di una disciplina tradizionale per creare il nuovo. Negli anni ’90, mi ha dato uno spazio in cui non c’erano confini, dove potevo sperimentare, esplorare e spingere sempre più oltre il mio design e le mie abilità artigianali. Mi ha insegnato a non avere paura, che nulla è impossibile. Ancora oggi sento la sua influenza, perché quando disegno e creo, penso sempre a dove avrebbe portato il mio lavoro.

Parlando del processo creativo. Come si crea un pezzo Shaun Leane?
Sono fortemente ispirato dal sentimento e dal romanticismo nella letteratura e nella poesia, così come dalla forza e dalla fragilità delle forme organiche naturali. Queste idee si riflettono nelle mie collezioni che combinano l’artigianalità di gioielli tradizionali con idee d’avanguardia, creando pezzi che simboleggiano un romanticismo moderno. L’arte è un'altra fonte della mia ispirazione. Sento che arte, moda, architettura e tutti gli elementi del design si nutrono a vicenda. Quando sei un designer, i tuoi occhi sono sempre alla ricerca di ispirazione, che trovi tutta intorno a noi.

Sempre sulla creatività, quanto è stato importante vivere a Londra?
All’inizio, ho fatto parte di una corrente creativa che animava Londra in diversi campi. Erano gli anni ’90, c’era un movimento nella moda che comprendeva designer come McQueen e Hussein, nella musica artisti come Pulp, Bjork e Oasis e nell’arte personalità forti come Sam Taylor Wood, Tracey Emin e Damien Hirst. Ero circondato da quelle energie, che hanno alimentato in me il coraggio di approcciarmi alla gioielleria così come facevo negli altri campi creativi. Per me, Londra è una città in continua evoluzione. Cambia sempre, sia culturalmente che architettonicamente. Ha un’energia infinita.

Un consiglio per chi comprerà il libro?
Credo che sin dalla prima pagina il lettore sarà portato a chiedersi “che cosa sono i gioielli” nel mio mondo. Mi auguro che istintivamente tutti siano invogliati a continuare a sfogliarlo per ottenere una risposta.

 


  • African Coil Hoop necklace and earrings, Givenchy Haute Couture, January 2001. Photo by Ann Ray.

    African Coil Hoop necklace and earrings, Givenchy Haute Couture, January 2001. Photo by Ann Ray.

  • Spine Corset, Untitled 1998. Photo by Ann Ray

    Spine Corset, Untitled 1998. Photo by Ann Ray

  • Clockwise. Yashmak, Eye SS00. Photo by Ann Ray

    Clockwise. Yashmak, Eye SS00. Photo by Ann Ray

  • African Hoop earrings, Eshu AW/00. Photo by Ann Ray

    African Hoop earrings, Eshu AW/00. Photo by Ann Ray

  • Jawbone, Untitled SS/98. Photo by Ann Ray

    Jawbone, Untitled SS/98. Photo by Ann Ray

  • Shaun Leane,

    Shaun Leane, "Leane Backstage", Eshu AW00 shot by Ann Ray.

  • Moon Headdress, created for Alexander McQueen in collaboration with Swarovski Gemstones. In Memory of Elizabeth Howe, AW/07. Shot by Rob Rusling.

    Moon Headdress, created for Alexander McQueen in collaboration with Swarovski Gemstones. In Memory of Elizabeth Howe, AW/07. Shot by Rob Rusling.


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